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Giornata Mondiale della Radio
Giornata Mondiale della Radio

Il 13 febbraio, si festeggia la Giornata Mondiale della Radio.

In questa giornata, si coglie l'occasione di festeggiare la prima trasmissione radio dell'ONU, che avvenne per la prima volta nel 1946.

Oltre ad essere uno strumento, la radio viene considerata come elemento di unione in tutto il mondo, e costituisce una importante piattaforma di democrazia, utilizzata.

La sua nascita si deve in parte, all'inventore italiano Guglielmo Marconi, che nel 1894 effettuò i suoi primi esperimenti con le onde elettromagnetiche, riuscendo a realizzare, l'anno successivo, l'invio di segnali a distanza attraverso le onde radio, quindi, senza la necessità di utilizzare i fili.

Infatti, nel 1909 brevettò il primo radiotelegrafo (trasmissione di segnali telegrafici tramite onde radio).

Un'altra tappa importante da ricordare, risale al 6 ottobre del 1924, quando in Italia nasce la prima trasmissione radiofonica accompagnata dalla voce di Maria Luisa Boncompagni.

Per quanto riguarda la Radio delle Nazioni Unite, iniziò a trasmettere i suoi programmi in lingua cinese, inglese, russa, spagnola e francese, ossia nelle cinque lingue ufficiali dell'ONU, per un tempo di circa 9-12 ore giornaliere a partire dall' anno 1946.

Queste trasmissioni facevano riferimento a documentari, argomenti di attualità e nel corso di pochi anni, iniziarono ad essere trasmettesse anche in altre lingue (33), tra cui l’italiano e l’arabo aggiunto nel 1974.

Questa prima trasmissione radiofonica, si aprì con il seguente messaggio: “Qui, sono le Nazioni Unite che parlano ai popoli di tutto il mondo”.

Ad oggi, è possibile scaricare programmi storici e discorsi di personaggi appartenenti ai secoli passati.

Il 3 novembre del 2011, l’UNESCO ha proclamato e riconosciuto il World Radio Day, durante la trentaseiesima Conferenza Generale (per ricordare la prima trasmissione dell’ONU) e nel 2012 è stata istituita come data di riferimento il 13 febbraio.

L'obiettivo principale della Giornata Mondiale della Radio è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della radio e di riconoscere il suo contributo alla diversità culturale e alla libertà di espressione. La radio è uno strumento che può raggiungere le persone nelle aree più remote e vulnerabili, offrendo informazioni, notizie e intrattenimento a coloro che non hanno accesso ad altri mezzi di comunicazione.

Ogni anno, la Giornata Mondiale della Radio ha un tema specifico che riflette l'importanza della radio in un determinato ambito. Nel 2022, il tema è stato "New World, New Radio", che ha enfatizzato il ruolo della radio nella promozione della resilienza, dell'innovazione e della sostenibilità in un mondo in continua evoluzione.

In tutto il mondo, le stazioni radio celebrano la Giornata Mondiale della Radio attraverso una varietà di programmi speciali e eventi, che includono discussioni, concerti e trasmissioni speciali. Molti eventi sono trasmessi in diretta sulla radio, offrendo ai fan di tutto il mondo la possibilità di partecipare alle celebrazioni.

Inoltre, molte organizzazioni promuovono la Giornata Mondiale della Radio sui social media e offrono risorse e informazioni sul ruolo della radio nella società. L'UNESCO fornisce anche un sito web dedicato alla Giornata Mondiale della Radio, dove è possibile trovare informazioni sul tema annuale, suggerimenti per organizzare eventi e risorse per promuovere l'importanza della radio.

Ad oggi, la libertà di espressione e di comunicazione sono considerate ovvie, in quanto, ognuno è ibero di esprimere il proprio pensiero senza censura (almeno così si pensa).

Ma in Italia, fino a non molti anni fa, non era possibile godere di queste libertà, soprattutto durante il periodo del fascismo dove erano censurante le assemblee, le riunioni, la stampa. La dittatura reprimeva ogni libertà di espressione.

Durante il regime di Mussolini, ad esempio, venne istituita l’Unione Radiofonica Italiana (U.R.I.) che consentiva di monopolizzare il pensiero della popolazione e che consentiva a Mussolini di intervenire in ogni settore della vita del cittadino.

Al tempo, erano poche le persone che potevano permettersi questo mezzo e per questo motivo venne istituito l’Ente Radio Rurale, che garantiva in ogni villaggio la presenza di almeno una radio, grazie ad una produzione su larga scala che consentiva di detenere questo apparecchio con solo 600 lire.

L’obbiettivo era quello di comunicare a tutti, le decisioni e i pensieri del regime dittatoriale, opprimendo ogni tipo di libertà.

Oggi invece, abbiamo la presenza di vari strumenti che ci consentono di ascoltare la radio oppure ciò che preferiamo (perché godiamo di questi privilegi).

Cuffie, diffusori, giradischi, mangiadischi, audiolibri, cd, dvd.

 

 

 

 

“Ciò che non si può dire e ciò che non si può tacere, la musica lo esprime”

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