Il requisito fondamentale per avere accesso alle detrazioni del bonus mobili ed elettrodomestici 2023 è avere iniziato interventi di ristrutturazione prima dell’acquisto degli elettrodomestici. L’Agenzia delle Entrate infatti chiarisce che la detrazione spetta solo al contribuente che “usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio”.
In pratica, questo significa che se un coniuge paga le spese per ristrutturare l’immobile, e l’altro si occupa dell’acquisto dei mobili, il bonus arredi non spetta a nessuno dei due.
La detrazione spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio.
Come dettaglia l'Agenzia delle Entrate nel focus dedicato alla detrazione fiscale, i beneficiari sono coloro che acquistano entro la fine dell'anno "mobili ed elettrodomestici nuovi (di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori)"
Le detrazione del 50% delle spese effettuate fino a un massimo di 8.000 euro spetta per l’acquisto di:
Letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione. È escluso l’acquisto di porte, pavimentazioni (per esempio, il parquet), tende e tendaggi, altri complementi di arredo.
La detrazione del 50% funziona indipendentemente dall’importo delle spese sostenute: si applica su un importo massimo che diverrà, appunto, di 8mila euro. Questo limite va inteso, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. "Il limite massimo di spesa riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione - spiegano ancora le Entrate - "Quindi, il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio".
Per poter usufruire del bonus mobili gli acquirenti dovranno presentare specifica documentazione che attesti l’avvenuta compravendita all’Agenzia delle Entrate.
I documenti che bisognerà aver cura di conservare sono i seguenti:
È fondamentale, come abbiamo visto, dimostrare i lavori di ristrutturazione siano iniziati in una data precedente a quella di acquisto di mobili ed elettrodomestici.
La data di avvio dei lavori può essere dimostrata, per esempio, da eventuali abilitazioni amministrative o dalla comunicazione preventiva all’ASL, se è obbligatoria.
Per gli interventi che non necessitano di comunicazioni o titoli abilitativi, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
Per avere la detrazione sugli acquisti di mobili e di grandi elettrodomestici occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito.
Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.
Se il pagamento è disposto con bonifico, non è necessario utilizzare quello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di ristrutturazione edilizia.
Il bonus mobili (e anche il bonus per giardini e terrazze) NON si potrà usare tramite cessione del credito o sconto in fattura.
L’emendamento presentato alla Legge di Bilancio quindi cambia il tetto di spesa, ma non le modalità di fruizione del bonus.
Bonus arredi e giardini sono quindi gli unici due bonus che possono essere usati solo tramite detrazione in dichiarazione dei redditi.
Non cambia tanto rispetto ad un acquisto normale: SE avete i requisiti per richiedere il bonus mobili, potete effettuare l'acquisto dei mobili necessari, il pagamento deve avvenire con Bonifico Bancario (standard) o Carta di Credito (entrambi disponibili nel nostro sistema). Dopo l'elaborazione dell'ordine, i mobili verranno recapitati all'indirizzo specificato e la fattura verrà trasmessa (in formato elettronico) all'intestatario specificato durante l'ordine.
Importante: l'intestatario del conto corrente o della carta di credito DEVE coincidere con l'intestatario della fattura, che poi sarà il riferimento del richiedente il bonus mobili.