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La Storia dello Specchio
La Storia dello Specchio

Lo specchio è una superficie riflettente, composto da un foglio di vetro rivestito con alluminio oppure argento, che produce le immagini per riflessione.

La sua nascita è dovuta dal bisogno dell’uomo di vedersi e di vedere la propria immagine.

Un primo esempio di “specchio” è stato rappresentato dall’acqua stagnante che grazie alla sua riflettenza, consentiva all’uomo di potersi riflettere e ammirare.

Le sue origini risalgono all’antichità e più precisamente tra il 2630 a.C. e il 2500 a.C. e ci portano in Egitto.

Questi primi modelli erano di ridotte dimensioni e venivano realizzati in bronzo o in rame lustrato, e sulla parte posteriore e sul manico, venivano aggiunti degli ornamenti per renderli più belli.

I manici, potevano assumere la forma di colonnina, oppure di divinità o di figure femminili.

Le persone povere, dovevano accontentarsi di vedere il proprio volto riflesso nell’acqua, questo perché gli specchi erano costosi, quindi destinati alle classi sociali più alte.

Oltre ad essere uno strumento utile per specchiarsi, era anche uno strumento utile per le funzioni religiose e funerarie.

Rappresentavano elementi di culto ed erano utilizzati per le offerte nei confronti delle dee.

Inoltre, la loro forma e lucentezza, creavano un rapporto con il dio solare e spesso venivano rappresentanti anche nei dipinti e nelle tombe.

 

 

Mirror with Handle in the Form of a Hathor Emblem. [1333x2000 ...  (Esempio di specchio egiziano; fonte presa da internet)

 

In Italia, e più precisamente a Venezia dove da sempre sono presenti abili vetrai, nel 1318 si provò ad introdurre specchi in vetro che però diedero uno scarso successo.

Infatti, occorre aspettare il 1369 quando a Murano viene realizzata la prima produzione di specchi in bronzo e in rame, attraverso procedimenti molto complicati e costosi che li resero oggetti di lusso.

La cornice era in legno pregiato e solamente le classi sociali più alte potevano permettersi di acquistarne uno.

L’apice del successo si ebbe verso la metà del XV secolo, quando venne inventato a il cristallo, un vetro limpido, incolore e trasparente che ad oggi, rappresenta il segreto degli specchi veneziani.

Il cristallo è stata una invenzione di Angelo Barovier che consentì al veneziano Redor, cento anni più tardi, l’invenzione dello specchio veneziano a superficie piana e regolare.

Le informazioni in merito alla vita di Barovier sono poche e frammentante ma a lui vengono attribuite numerose invenzioni testimoniate anche dal decreto della Repubblica di Venezia che, intorno al 1455 gli concesse l’esclusiva di produzione di un vetro molto pulito ( il vetro cristallino), prodotto attraverso una tecnica proprietaria e anche della realizzazione di una pasta di vetro definita calcedonio.

 

Per gli specchi con dimensioni adatte a mostrare l’intero corpo, occorre aspettare il XIV secolo.

Lo specchio, ci consente di vedere ciò che è al di fuori del nostro angolo di visuale.

Consente di vedere il nostro volto, le nostre espressioni, insomma è uno strumento fondamentale che rappresenta la conoscenza e la verità.

 

Tipi di specchi

 Esistono molti tipi di specchi, che si differenziano per le loro dimensioni, per la loro forma e per il loro materiale.

Analizzando i principali, abbiamo:

 

Specchi da terra: sono i più pratici che consentono di vederci per intero.

Si posano a terra e non richiedono nessun fissaggio.

Un tempo, venivano chiamati Psiche (questo perché, la psiche ha funzione metaforica di autoanalisi e ci invita a guardarci internamente ed esternamente attraverso lo specchio) e la loro struttura portante era in legno o in metallo, e al loro interno veniva incardinato uno specchio che si poteva regolare di angolazione.

Nelle stanze delle signore di un tempo, questi specchi non mancavano mai.

Uno dei più celebri specchi da terra della storia è sicuramente lo specchio Psyche dei fratelli Thounet.

Specchi da parete: Necessitano di un sistema di fissaggio e possono essere fissati saldamente alla parete.

Sono in grado di nascondere difetti del muro se posizionati sopra e hanno diverse dimensioni e forme.

Le grandi dimensioni sono progettate per riflettere per intero la persona, quelle medie la riflettono per metà (fino a circa metà busto) e quelle piccole riflettono sostanzialmente il viso, cioè il primo piano.

Specchi adesivi: il loro peso è un decimo del peso degli specchi ordinari e possono essere fissati alla parete con un semplice nastro biadesivo.

Possono essere applicati su tutte le superfici e anche su armadi e finestre.

La loro funzione è quasi sempre decorativa.

Specchi acrilici: sono l’ideale per gli specchi posizionati all’esterno o nel giardino.

Sono ottenuti da una lastra di acrilico incolore, su cui viene applicata una lamina metallizzata sul retro che è ricoperta da uno strato protettivo resistente ai graffi.

Inoltre, gli specchi possono essere anche unidirezionali e permettono di vedere senza essere visti.

È possibile acquistare delle pellicole unidirezionali adesive da applicare ai vetri per realizzare un effetto specchio all’esterno mantenendo la visibilità dall’interno.

 

Lo specchio è uno strumento fondamentale per la cosmesi e in modo particolare per il viso.

Esistono vari formati tra cui, lo specchio portatile che solitamente viene tenuto nella borsa e serve per controllare lo stato del trucco.

Se si vuole avere un aiuto durante il momento della rasatura, o del make-up, è preferibile optare per uno specchio con luce integrata a LED.

Rispetto alla classica illuminazione ha un risparmio energetico del 80/90% e non emette raggi UV nocivi.

Se invece si desidera aumentare o diminuire la luce, è consigliabile acquistare gli specchi a LED Touch.

 

Inoltre, su tutti gli automezzi è presente uno specchio retrovisore che permette al guidatore di vedere i veicoli che scorrono dietro di lui.

Solitamente, nella parte opposto agli incroci, nei cosiddetti angoli ciechi, sono presenti gli specchi convessi che permettono al guidatore di aumentare la visibilità dove risulta ridotta a causa di ostacoli come curve, oppure muri e alberi.

 

COME SI PULISCE LO SPECCHIO?

Gli specchi rappresentano un elemento d’arredo fondamentale e richiedono una perfetta pulizia.

Il migliore modo per pulirli, evitando l’effetto alone è quello di utilizzare l’alcool che consente di eliminare le tracce di sporco/ polvere e di lucidare allo stesso tempo.

Se si desidera avere un vetro più brillante, si può unire una minima quantità di acqua tiepida con dell’aceto.

Per eliminare delle piccole macchie che possono formarsi, è possibile utilizzare delle foglie di tè calde e strofinare con uno straccio di lana.

Pulire lo specchio con prodotti naturali e meno aggressivi è più salutare.

 

Curiosità:

  • Secondo alcuni studi, lo specchio è il primo elemento che aiuta il bambino nella formazione del proprio IO.

Prima dei sei mesi il bambino, se posto davanti allo specchio non riesce a identificarsi e pensa sia un'altra persona.

Questa parte di identificazione del proprio io, inizia tra i 6 e i 18 mesi.

 

  • Archimede utilizzò degli specchi ustori (che sono in grado di concentrare i raggi paralleli provenienti dal sole in un punto detto fuoco dello specchio) per incendiare le navi romane durante l’assedio di Siracusa.