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Giornata Mondiale del Sonno
Giornata Mondiale del Sonno

La giornata mondiale del sonno (World Sleep Day) è un evento annuale che celebra i benefici di un sonno salutare, ed ha l’obbiettivo di richiamare l’attenzione sulle problematiche legate ai disturbi del sonno.

Questo evento annuale è nato nel 2008, e si svolge il secondo venerdì del mese di marzo.

Dunque, viene svolto il venerdì che precede l’equinozio di primavera, stagione della rinascita e del risveglio della natura che influenza il sonno in tutti gli esseri viventi.

Secondo uno studio, circa il 45% della popolazione ha avuto problemi legati al sonno almeno in una fase della loro vita, soprattutto in età avanzata.

Negli ultimi anni, c’è stata anche una riduzione delle ore del sonno di circa 1.5/2 ore per persona.

Nel 1998 circa il 35% della popolazione dormiva 8 ore, mentre, nel 2005 la percentuale è scesa al 25%.

La pandemia poi, ha contribuito ad un incremento notevole di questi dati poiché, in fase di quarantena, è aumentata l’ansia, la depressione che ha inciso negativamente sulla salute fisica e mentale dell’essere umano.

In Italia, sono circa 12,5 milioni le persone che, hanno i seguenti disturbi:

  • Sonnambulismo: disturbo del sonno di natura benigna che si verifica quando un soggetto cammina o compie altre attività mentre non è ancora del tutto sveglio.

La sua causa è ancora sconosciuta ma si pensa possa essere scatenata da ansia, stress, abuso eccessivo di alcool o medicinali.

Solitamente si manifesta durante la fase del sonno profondo e i soggetti più a rischio sono i bambini.

 

  • Bruxismo: abitudine di digrignare i denti durante il sonno che frequentemente interessa i soggetti di età scolare .

Si stima che un bambino su dieci abbia questo problema che, comporta a delle brevi ed improvvise interruzioni del sonno.

La sua causa è ancora sconosciuta ma non comporta conseguenze gravi.

Quelle più gravi possono essere comunque mal di testa o usura dei denti.

  • Apnea notturna: fenomeno diffuso che comporta ad un collasso delle pareti, ostruendo il passaggio dell’aria.

Di conseguenza, il cervello tende ad aumentare l’ossigenazione e ad accelerare il respiro causando interruzioni del sonno.

Se il numero di apnee è superiore a cinque, allora occorre curarla, in caso contrario, possono essere considerate fisiologiche.

Nel corso della giornata si possono verificare delle sonnolenze ingiustificate e difficoltà a rimanere svegli alla sera, davanti alla televisione.

Obesità e fumo sono dei fattori di rischio ma le cause principali possono riguardare un eccesso di volume dei tessuti oppure uno scarso stimolo del sistema nervoso.

 

  • Sonniloquio: si verifica quando si parla durante il sonno.

Di per sé, non provoca problemi gravi, ma può essere imbarazzante soprattutto quando si dorme con altre persone.

Si presenta in ogni fase del sonno e nella fase 1 e 2 si possono creare dei veri e propri monologhi, nella fase 3 e 4 si possono dire parole senza senso o emettere grugniti.

 

Ma quante ore dovremo dormire?

La media consigliata è diversa in base all’età:

  • Neonati dai 0 ai 3 mesi: circa 14/17 ore
  • Bambini dai 4 agli 11 mesi: circa 12/15 ore
  • Bambini da 1 a 2 anni: circa 11/14 ore
  • Bambini dai 2 ai 5 anni: circa 10/13 ore
  • Ragazzi dai 14 ai 17 anni: circa 8/10 ore
  • Adulti dai 18 ai 64 anni: circa 7/9 ore
  • Anziani dai 65 anni in poi: circa 7/8 ore

 

Ovviamente, è possibile stare bene dormendo anche di più o di meno rispetto a quanto sopra elencato.

Il numero di ore è relativo, bisogna poi considerare le eventuali difficoltà nell’addormentarsi e/ o nello svegliarsi al mattino.

Se durante la giornata ci sentiamo bene, significa che abbiamo dedicato ore adeguate al nostro sonno, se invece ci sentiamo nervosi oppure stanchi, significa che, abbiamo bisogno di riposarci di più.

 

 

 

CURIOSITA’:

  • I pipistrelli dormono 20 ore al giorno mentre le giraffe meno di due ore.
  • Nicole Dielen è la ragazza che detiene il record del sonno, è riuscita a dormire per ben 64 giorni di fila a causa di una malattia detta sindrome di Kleine – Levin o sindrome della bella addormentata.
  • Randy Gardner è un ragazzo che, nel 1965 ha trascorso ben 264 ore (11 giorni) senza dormire.

 

 

Dormire è fondamentale per il nostro organismo, così come mangiare e bere.

Occorre recuperare le energie perse durante la giornata e rilassare il nostro fisico.