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Messaggio di "2025" giugno

Festa della Musica
Festa della Musica

Il 21 giugno 2025, come ogni anno, si celebra in tutta Europa la Festa della Musica, un evento internazionale che anima strade, piazze e teatri con concerti gratuiti, performance spontanee, laboratori e iniziative culturali dedicate all’arte più universale di tutte: la musica. Quest’anno l’Italia si prepara a vivere la 31ª edizione con un tema speciale: “I mestieri della musica”, un invito a scoprire tutto ciò che ruota attorno a chi la musica non solo la interpreta, ma anche la crea, la registra, la organizza, la diffonde.

La prima Festa della Musica nacque nel 1982 in Francia, su iniziativa del ministro della cultura Jack Lang, che ebbe l’intuizione di trasformare il solstizio d’estate in un giorno dedicato alla musica dal vivo, accessibile e diffusa ovunque. L’idea era semplice ma potentissima: chiunque, dai professionisti ai dilettanti, poteva uscire in strada e suonare. Nel 1985 la festa divenne ufficialmente europea e da allora non ha mai smesso di crescere. Oggi coinvolge decine di Paesi e migliaia di città, con un unico principio guida: la musica è di tutti.

Nel 2025, Agrigento — Capitale Italiana della Cultura — ospiterà il cuore pulsante delle celebrazioni. Il 20 giugno andrà in scena al Teatro dell’Efebo l’anteprima del film “Un concerto lungo 30 anni”, mentre il giorno successivo, tra le rovine suggestive della Valle dei Templi, si terrà il concerto ufficiale con Mario Biondi, affiancato dall’Orchestra Sinfonica Jazz del Conservatorio Toscanini di Ribera. Un evento gratuito, ma talmente atteso da andare sold out in pochissime ore. Ma la festa non si ferma qui: in contemporanea, in tutta Italia, oltre 850 comuni aderiranno con migliaia di musicisti, cori, bande, DJ, ensemble e scuole di musica, che daranno vita a più di 600 eventi in spazi pubblici e privati.

Il tema scelto per questa edizione rappresenta una novità importante: per la prima volta si punta i riflettori non solo sui musicisti, ma anche su tutto ciò che sta dietro una canzone o uno spettacolo musicale. Chi registra un album, chi cura il suono in sala, chi costruisce uno strumento, chi progetta l'acustica di un auditorium, chi organizza le tournée o tutela i diritti d’autore: tutti mestieri spesso invisibili, ma indispensabili. E per valorizzarli, verranno promosse interviste, mostre, incontri, testimonianze e progetti educativi in molte città italiane, con il supporto dei conservatori e delle scuole di formazione musicale.

Oltre all’arte, la Festa della Musica 2025 mantiene il suo impegno per l’ambiente: anche quest’anno verrà promossa la raccolta differenziata dei rifiuti elettronici in collaborazione con Erion WEEE, e ci sarà una forte attenzione alla sostenibilità logistica degli eventi. Tutto questo per dimostrare che la cultura può (e deve) essere anche ecologica.

E ora… un po’ di curiosità per chi ama la musica in ogni sua sfumatura:

• Gli strumenti musicali più antichi mai scoperti sono flauti di oltre 40.000 anni fa, ritrovati in Germania e costruiti con ossa di uccello e zanne di mammut.

• Il cervello umano riconosce la musica in meno di un secondo: bastano tre note per evocare un ricordo, un’emozione o un luogo preciso della nostra vita.

• L’inno nazionale più corto del mondo è quello del Giappone, che dura solo 11 misurazioni. Il più lungo è invece quello della Grecia, con ben 158 strofe.

• Mozart ha composto più di 600 opere in soli 35 anni di vita. Se vivesse oggi, sarebbe in grado di pubblicare un brano ogni tre settimane... su Spotify.

• Esistono generi musicali praticamente sconosciuti come il "black MIDI", che può contenere milioni di note in una singola traccia, o la "musica aleatoria", in cui anche il caso diventa compositore.

• Alcuni suoni possono far vibrare il corpo umano senza che ce ne accorgiamo. Gli infrasuoni, sotto i 20 Hz, non sono percepibili dall’orecchio umano, ma possono generare ansia, paura o vertigini — motivo per cui a volte vengono usati nei film horror.

La Festa della Musica non è solo un evento: è un’occasione per vivere la musica come esperienza collettiva, riscoprire luoghi, condividere emozioni e, perché no, riflettere su quanto lavoro invisibile serve per farci provare un brivido davanti a una semplice melodia.

Giornata Mondiale delle Biciclette
Giornata Mondiale delle Biciclette

Ogni anno, il 3 giugno, si celebra la Giornata Mondiale della Bicicletta, istituita ufficialmente dalle Nazioni Unite con un obiettivo chiaro: promuovere uno dei mezzi di trasporto più sostenibili, democratici e salutari mai inventati. La bicicletta, infatti, non è solo un modo per spostarsi: è uno stile di vita, un’icona culturale e una soluzione concreta ai problemi ambientali e sanitari del nostro tempo.

Perché una giornata mondiale dedicata alla bici?

In un’epoca in cui le città faticano a respirare, dove il traffico congestionato e l’inquinamento atmosferico dominano la scena urbana, la bicicletta rappresenta una risposta semplice ma rivoluzionaria. Non emette CO₂, non consuma carburante, migliora la salute e... regala libertà. La bicicletta ha un impatto positivo sia a livello individuale – aiutando a prevenire malattie legate alla sedentarietà – sia a livello collettivo, contribuendo a creare città più vivibili e spazi pubblici più umani.

Secondo alcune stime, pedalare per un chilometro consuma in media solo 35 calorie: un’efficienza energetica sorprendente se paragonata a qualsiasi altro mezzo di trasporto.

Una storia lunga oltre due secoli

La bicicletta, come la conosciamo oggi, è frutto di un’evoluzione tecnica lunga e affascinante che parte dal XIX secolo. La prima antenata ufficiale risale al 1817 e si chiama Draisiana, dal nome dell’inventore tedesco Karl Drais. Era un veicolo rudimentale in legno e ferro, senza pedali né freni, che si spingeva con i piedi: un mix tra monopattino e cavallo meccanico.

La vera rivoluzione arrivò nel 1839, quando lo scozzese Kirkpatrick MacMillan introdusse per la prima volta i pedali, permettendo un movimento più continuo e veloce. A fine secolo, nel 1885, il britannico John Kemp Starley perfezionò la bicicletta moderna con l’introduzione della trasmissione a catena, delle ruote con raggi e di un assetto stabile e maneggevole. Era nata la bici come la conosciamo oggi.

Ma la bicicletta non è solo un oggetto tecnico. È anche uno strumento sociale. Nella seconda metà dell'Ottocento, fu protagonista dell'emancipazione femminile: offrì mobilità e indipendenza alle donne, rompendo il vincolo degli spostamenti legati esclusivamente a uomini o mezzi pubblici.

Un mondo che pedala: numeri e curiosità

Oggi si stima che oltre un miliardo di biciclette siano in circolazione nel mondo. Nei Paesi Bassi, per esempio, il numero di biciclette supera quello degli abitanti, e molte città europee – da Copenaghen a Berlino – stanno investendo su piste ciclabili, parcheggi dedicati e incentivi economici per favorirne l’utilizzo quotidiano.

Inoltre, la bicicletta è anche sport: disciplina olimpica nelle sue molteplici forme – corsa su strada, pista, mountain bike, ciclocross – è amatissima dagli appassionati e simbolo di fatica, strategia e resistenza.

Le tante anime della bicicletta

Non esiste un solo tipo di bicicletta. Ogni esigenza, ogni percorso e ogni stile di vita ha il suo modello ideale:

  • Bicicletta da strada: leggera, aerodinamica, perfetta per lunghe percorrenze su asfalto.

  • Mountain bike: robusta, con ammortizzatori e pneumatici larghi, adatta ai terreni più impegnativi.

  • Bicicletta da città: comoda, con portapacchi, parafanghi e posizione eretta per chi si muove nel traffico urbano.

  • Bicicletta da trekking: versatile e attrezzata per affrontare tragitti misti, tra città e natura.

  • Bicicletta da corsa: pensata per le competizioni, leggera e aggressiva nella posizione di guida.

  • Monociclo: una ruota sola e tanto equilibrio. Utilizzato sia per spettacolo che per brevi spostamenti urbani.

  • Bicicletta elettrica: con pedalata assistita, ideale per tragitti lunghi o per chi ha difficoltà motorie. Attenzione però: in molti paesi, le e-bike sono soggette a normative specifiche.

  • Bicicletta per bambini: colorate, divertenti e sicure, spesso dotate di rotelle per imparare a pedalare.

Pedalare è un atto rivoluzionario

La bicicletta non è un oggetto del passato. È una promessa per il futuro. Ogni volta che scegli di pedalare anziché guidare, stai facendo una scelta ecologica, economica, salutare. Stai rendendo il mondo un posto più silenzioso, più pulito, più umano.

In occasione della Giornata Mondiale della Bicicletta, approfitta delle tante iniziative locali: eventi sportivi, biciclettate collettive, mostre, laboratori per bambini, campagne di sensibilizzazione. E se non possiedi ancora una bici... forse è il momento giusto per sceglierne una!


Pedala verso il futuro. Scegli una bicicletta che sia innovativa, sostenibile e perfetta per te.
La rivoluzione, a volte, parte da due ruote.