Non ci sono articoli nel tuo carrello

Mi Casa Arredamenti:

Trasporto GRATUITO in tutta Italia ! | Consegna in circa 7 giorni | Prezzi tutti IVA inclusa
RSS

I post taggati con "nascita"

La Nascita della Fotografia
La Nascita della Fotografia

La fotografia, è stata una delle invenzioni più rivoluzionarie nella storia dell'umanità, e ha iniziato il suo viaggio nel lontano 1826.

Da allora, ha subito trasformazioni straordinarie, influenzando la cultura, l'arte, la comunicazione e la società nel suo complesso.

La sua storia è un affascinante viaggio di innovazione, un vero e proprio processo complicato e laborioso, che continua ad evolversi, catturando e conservando momenti della nostra storia e delle nostre vite personali.

La sua storia, inizia ufficialmente nel 1826, quando Joseph Nicéphore, un inventore francese, realizzò la prima fotografia conosciuta come "Vista dalla Finestra a Le Gras", utilizzando un processo chiamato eliografia.

Questo procedimento prevedeva l'esposizione di una lastra di peltro ricoperta di bitume di Giudea alla luce per diverse ore, che veniva poi trattata con una miscela di olio di lavanda e petrolio per sviluppare l'immagine stessa.

Fu nel1839, che venne perfezionato questo metodo da parte di Louis Daguerre, che utilizzò un procedimento denominato dagherrotipo, che richiedeva solo pochi minuti di esposizione alla luce per sviluppare l’immagine.

Nello stesso periodo, William Talbot sviluppò invece il calotipo, un processo che produceva un negativo da cui potevano essere stampate molteplici copie positive.

Nel 1888, George Eastman, fondatore della azienda Kodak, inventò invece la pellicola in rotoli, che rendeva le fotocamere più leggere e portatili.

Introdusse la fotocamera "Brownie" nel 1900, rendendo la fotografia accessibile al grande pubblico. Queste fotocamere erano semplici da usare ed economiche, e aprirono la strada alla fotografia amatoriale.

Un'altra importante innovazione, risale all’anno 1907, quando i fratelli Lumière introdussero il primo processo praticabile per la fotografia a colori, chiamato Autochrome.

Successivamente, negli anni '30, Kodak sviluppò il Kodachrome, il primo film a colori veramente pratico e popolare.

Queste, furono le innovazioni principali che segnarono l'inizio dell'era della fotografia che conosciamo oggi.

Con la crescente portabilità e facilità d'uso, la fotografia divenne uno strumento cruciale nel giornalismo e nella documentazione storica. Molti fotografi usarono la loro arte per catturare momenti cruciali della storia, dalla Guerra Civile Spagnola alla Grande Depressione.

Con la fine del XX secolo, venne introdotta la prima fotocamera digitale commerciale introdotta nel 1990 dalla Kodak, questa transizione ha portato a cambiamenti radicali nella modalità di scatto, nell’elaborazione e nella condivisione delle immagini.

Ad oggi, la fotografia è diventata una parte integrante dei social media.

Le piattaforme più comuni, come Instagram e Facebook, hanno reso la fotografia uno strumento di comunicazione personale e pubblica molto importante.

 

La fotografia richiede vari strumenti e accessori. Ecco un elenco di attrezzature e strumenti essenziali:

 

  • Obiettivi: Diversi obiettivi sono necessari per diversi tipi di fotografia. Ad esempio, un grandangolo è ottimo per paesaggi, mentre un teleobiettivo è preferibile per lo sport e la fauna selvatica.
  • Fotocamera: Fondamentale per qualsiasi fotografo. Può essere una fotocamera DSLR, mirrorless, compatta o anche una fotocamera di alta qualità integrata in uno smartphone moderno.
  • Treppiede: Utile per mantenere la fotocamera stabile, specialmente in condizioni di scarsa luminosità o per esposizioni lunghe. Essenziale per evitare foto mosse e per la fotografia di paesaggi e ritratti.
  • Schede di Memoria e Batterie di Riserva: Sono essenziali per sessioni fotografiche prolungate o viaggi. Avere più schede di memoria e batterie di riserva garantisce che non si perda nessuna opportunità fotografica.
  • Borsa: Protegge la fotocamera e l'attrezzatura durante i viaggi e permette di organizzare comodamente gli strumenti.
  • Flash Esterno e Illuminazione: Un flash esterno offre più controllo sulla luce rispetto al flash integrato. Per la fotografia in studio, sono necessari set di luci professionali.
  • Filtri per Obiettivi: Come i filtri polarizzatori e ND (densità neutra), utili per controllare la luce e gli effetti visivi nelle immagini.
  • Kit di Pulizia: Per mantenere l'obiettivo e il corpo della fotocamera liberi da polvere e impronte digitali.
  • Scheda di Grigio e Riflettore: Utili per il controllo del bilanciamento del bianco e per riflettere la luce in modo da illuminare meglio il soggetto.
  • Telecomando o Scatto Remoto: Per scattare foto a distanza, specialmente utile per foto di gruppo, auto-ritratti o per ridurre il movibro della fotocamera.

 

 

Oltre a questi strumenti fisici, un buon fotografo ha bisogno anche di conoscenze e competenze come la comprensione della composizione, dell'esposizione e del bilanciamento del bianco. L'esperienza e la pratica costante sono altrettanto importanti quanto l'attrezzatura.

 

CURIOSITA’:

 

  • La fotografia più costosa è stata scattata nel 1999 ed è stata venduta per 4,3 milioni di dollari nel 2011. Si tratta di un’immagine astratta del fiume Reno, apprezzata per la sua composizione e per l'assenza di elementi distrattivi.
  • I selfie non sono un concetto moderno, il primo, è stato realizzato da Robert Cornelius nel 1839
  • La prima fotografia a colori (permanente) fu scattata da Thomas Sutton nel 1861, utilizzando il metodo dei tre colori. L’immagine raffigurava un nastro di seta.
  • Nel XIX secolo, la fotografia divenne un importante strumento per la documentazione dell'identità personale: passaporto, tessere di riconoscimento e foto segnaletiche.
  • Durante la Guerra Civile Americana, vennero realizzate le prime foto che documentavano eventi bellici, resi poi noti al pubblico.
  • Prima dell'invenzione della fotocamera, gli artisti utilizzavano una camera oscura per visualizzare le scene.

Questo dispositivo proiettava un'immagine capovolta su una superficie, aiutando gli artisti a disegnare con maggiore precisione.

La Nascita degli Ombrelli
La Nascita degli Ombrelli

L'ombrello è uno strumento che serve per proteggerci dalla pioggia e/o dal sole.

La sua funzione principale, infatti, è quella di fornire riparo dall'acqua durante le giornate piovose e di offrire ombra e protezione dai raggi solari quando fa molto caldo.

La sua invenzione risale a circa 4.000 anni fa in Cina.

Inizialmente, erano fatti di foglie larghe o pelli di animali e non erano concepiti come strumenti per proteggersi dalla pioggia, ma bensì come accessori per ripararsi dal sole.

Erano considerati un simbolo di status, che veniva utilizzato dalle donne appartenenti all’alta società, quindi, dalle aristocratiche.

Per giungere ad una idea di ombrello, simile a quello dei giorni nostri, composto da stecche e tessuto resistente all'acqua, la sua nascita in Europa è avvenuta nel XVII secolo.

La nascita della struttura pieghevole degli ombrelli è stata sviluppata nel XIX secolo, questa struttura ha reso gli ombrelli più pratici e facili da trasportare, portandoli ad essere un accessorio quotidiano comune.

 

Esistono diverse tipologie di ombrello, ognuna adattata a esigenze specifiche.

Analizzando i più comuni, abbiamo:

 

  • Ombrelli pieghevoli: Leggeri e compatti, ideali da portare in borsetta o nello zaino.

Disponibili in diverse dimensioni, stili e materiali.

Possono essere aperti e chiusi con facilità grazie al loro meccanismo di apertura e chiusura rapida.

  • Ombrelli automatici: Si aprono e si chiudono con il semplice tocco di un pulsante, il che, rende il loro uso molto pratico.

Disponibili in diverse dimensioni, stili e materiali.

Alcuni modelli possono essere ripiegati in modo compatto per facilitarne il trasporto e lo stoccaggio.

Opzione conveniente per chi cerca un modello facile e veloce da aprirsi/chiudersi.

  • Ombrelli antivento: Progettati con una struttura che permette loro di resistere meglio alle raffiche di vento, riducendo il rischio di rovesciarsi.

Disponibili in diverse dimensioni, stili e materiali.

Sono dotati di un sistema di apertura/chiusura che permette al vento di passare attraverso le fessure o le aperture dell’ombrello, riducendo così la pressione del vento e prevedendo il ribaltamento; sono particolarmente utili in luoghi ventosi o durante temporali intensi.

  • Ombrelli a scomparsa: Hanno un meccanismo di apertura inverso, in modo che l'acqua piovana resti all'interno quando vengono chiusi, evitando di bagnare l'ambiente circostante.

Sono dotati di un’asta centrale che può essere sollevata o abbassata per aprire/chiudere l’ombrello.

Disponibili in diverse dimensioni, stili e materiali.

  • Ombrelli parasole: Creati per fornire ombra dal sole, spesso sono più grandi e robusti rispetto agli ombrelli da pioggia standard.
  • Ombrelli con doppio strato: Hanno uno strato interno e uno esterno che permette all'aria di circolare, riducendo il rischio di rovesciarsi durante venti forti.

Questo design offre diversi vantaggi:

Quando l’ombrellone viene chiuso, la copertura esterna rimane all’esterno, evitando che l’acqua o la neve si spargano.

Inoltre, quando riposto, la copertura esterna rimane asciutta, evitando di bagnare gli oggetti circostanti.

Sono più facili da aprire e da chiudere in spazi ristretti, come all’interno di una macchina.

Disponibili in diverse dimensioni, stili e materiali.

 

  • Ombrelli da golf: Hanno dimensioni più ampie e sono progettati per offrire una copertura maggiore, durante le partite di golf. La loro struttura è robusta per resistere a forti venti.

Disponibili in diverse dimensioni, stili e materiali.

Sono un accessorio utile per ripararsi dal sole oppure dalla pioggia.

  • Ombrelli decorativi: Spesso realizzati con materiali particolari o con design artistici, sono più un'opera d'arte che un semplice accessorio.

Possono variare in design, colori, materiali e si adattano a diverse preferenze e ambienti.

 

Gli ombrelli non servono solo a proteggere dalla pioggia o dal sole. Nella fotografia, vengono utilizzati come diffusori di luce per ottenere scatti più morbidi e uniformi, riflettendo la luce in modo più diffuso e meno diretto.

Inoltre, esistono i così detti ombrelli robot, progettati con sistemi di inseguimento automatico per rimanere sopra la testa del proprietario, utilizzando sensori e motori.

 

 

COMPOSIZIONE E MATERIALI:

 

  • Tessuto: La parte più evidente di un ombrello è il tessuto che copre la struttura.

E’ spesso realizzato con materiali impermeabili come il nylon, il poliestere, o il poliuretano. Questi materiali impediscono all'acqua di passare attraverso, mantenendo asciutte le persone sotto l'ombrello.

  • Struttura: La parte che sostiene il tessuto dell'ombrello è fatta di struttura metallica, che può essere pieghevole o rigida. I materiali più comuni per la struttura sono: l'acciaio inossidabile, l'alluminio e la fibra di vetro.
  • Punte e Terminali: Le punte che mantengono il tessuto teso possono essere realizzate in metallo o plastica, mentre i terminali alla fine delle stecche dell'ombrello sono spesso realizzati in plastica o altri materiali durevoli.
  • Manico: Spesso realizzati in vari materiali, tra cui legno, plastica, metallo e gomma. La scelta dipende spesso dallo stile e dall'uso previsto dell'ombrello.
  • Cerniere e meccanismi: Per gli ombrelli pieghevoli, vengono utilizzate cerniere e meccanismi di apertura e chiusura. Questi componenti possono essere realizzati in metallo o plastica resistente.

 

Alcuni ombrelli contengono componenti aggiuntivi, come luci a LED integrate, maniglie ergonomiche o altri accessori. Questi componenti possono essere realizzati con vari materiali a seconda della loro funzione.

 

La scelta dei materiali comunque, influisce sulla durabilità, la leggerezza e l'aspetto dell'ombrello stesso.

Se vengono utilizzati molto e/o in condizioni meteorologiche avverse è consigliato l’utilizzo di materiali più robusti, mentre se sono destinati ad un uso più leggero si possono privilegiare materiali leggeri e stilizzati.

 

 

CURIOSITA’:

  • In molte culture, l'apertura di un ombrello in casa oppure in luoghi chiusi, è considerata portatrice di cattivo auspicio.
  • In Giappone, l'ombrello di carta, realizzato a mano con materiali naturali, chiamato "wagasa", è un'opera d'arte tradizionale.
  • Esistono musei dedicati agli ombrelli. Ad esempio, il "Museum of Umbrellas" in Croazia, che espone una vasta collezione di ombrelli di diversi tipi e periodi storici.