Non ci sono articoli nel tuo carrello

Mi Casa Arredamenti:

Trasporto GRATUITO in tutta Italia ! | Consegna in circa 7 giorni | Prezzi tutti IVA inclusa
RSS

I post taggati con "storia"

La Nascita del Barbecue
La Nascita del Barbecue

La nascita del barbecue è un processo evolutivo che si è sviluppato attraverso secoli di storia culinaria, influenzato dalle diverse culture e pratiche di cottura.

Il termine barbecue deriva dalla parola barbacoa (termine dei nativi Taino dei Caraibi) che descrive una griglia utilizzata per cucinare la carne su fuoco aperto.

Le sue radici, si possono rintracciare nelle pratiche indigene dei Caraibi e nelle tecniche di cottura lenta utilizzata da parte dei nativi americani.

Nel XV secolo, gli spagnoli iniziarono ad adottare questo termine barbecue, e con il tempo, grazie al commercio e alla colonizzazione, iniziò a diffondersi anche al Sud degli USA.

A perfezionare ulteriormente le tecniche di cottura lenta e a fuoco basso, che sono le caratteristiche dell’attuale barbecue moderno, furono gli schiavi africani nel Sud degli Stati Uniti.

Introdussero anche marinature e spezie, necessarie per insaporire e ammorbidire i tagli di carne meno pregiati.

Nel corso del XIX secolo, il barbecue divenne il SIMBOLO fondamentale delle celebrazioni pubbliche nel Sud degli Stati Uniti, ed era spesso associato alle elezioni politiche, ai raduni e alle festività religiose.

 In queste occasioni, venivano cucinati interi animali per tutta la comunità.

Con il passare del tempo, il barbecue ha continuato a evolversi, differenziandosi a seconda delle diverse tradizioni regionali, ognuna con le proprie preferenze riguardo ai tipi di carne, tecniche di cottura, legni da ardere e salse.

Queste tradizioni includono lo stile Texas, noto per il suo brisket e l'uso del legno di mesquite; lo stile Carolina, famoso per il suo pulled pork e l'uso di aceto nelle salse; e lo stile Kansas City, conosciuto per le sue costine e l'abbondante uso di salse dolci e speziate.

 

Oggi, il barbecue è celebrato in tutto il mondo, con variazioni locali che riflettono le diverse influenze culturali e i diversi ingredienti disponibili in ogni regione.

Il concetto di cucinare lentamente la carne su un fuoco o su una griglia ha trovato espressione in molteplici forme globali, rendendolo una vera e propria tradizione culinaria internazionale.

 

I materiali utilizzati per la realizzazione dei barbecue sono diversi e possono influenzare sia la qualità della cottura che la durata del barbecue stesso.

La scelta del materiale dipende dal modello che si desidera acquistare, dall'uso previsto e ovviamente dalle preferenze personali in termini di estetica e di manutenzione.

Tra i materiali più comuni, abbiamo:

 

  • Acciaio inossidabile: utilizzato soprattutto per la creazione dei barbecue a gas, elettrici e di alcuni modelli a carbone. È resistente alla ruggine, molto durevole, facile da pulire con un panno ed è in grado di mantenere un aspetto brillante per molti anni.

Uno svantaggio è dato dal prezzo, infatti, se si desidera avere una maggiore qualità, può risultare un materiale molto costoso.

  • Ghisa: utilizzato soprattutto per la creazione di barbecue a carbone, a legna, delle griglie di cottura e dei componenti interni del barbecue. Ha una buona duttilità, ed è in grado di distribuire in modo uniforme il calore, e questo è fondamentale, soprattutto per la cottura a temperature elevate. Uno svantaggio è inerente alla sua manutenzione, che deve essere effettuata regolarmente, al fine di prevenire la ruggine.
  • Legno: utilizzato soprattutto per la creazione delle maniglie e tavole laterali su alcuni modelli di barbecue. Offre un buon isolamento termico e presenta un’estetica naturale e raffinata. Uno svantaggio è inerente alla sua manutenzione, che deve essere effettuata regolarmente al fine di proteggerlo dal marciume e dall'esposizione agli elementi.
  • Ceramica: utilizzato soprattutto per la creazione dei barbecue stile Kamado, la cui forma ricorda quella di un uovo e sono ispirati agli antichi forni giapponesi. Questo materiale, vanta un eccezionale ritenzione del calore, ed è perfetto per la cottura lenta e il fumo, oltre alla grigliata ad alta temperatura. Purtroppo, è molto pesante, fragile, e costoso.
  • Terracotta/Argilla: utilizzato soprattutto per la creazione di barbecue portatili e griglie tradizionali. È in grado di distribuire in modo uniforme il calore, inoltre, è un materiale molto economico. Purtroppo, allo stesso tempo è anche molto fragile e non è adatto per grigliate ad alta temperatura.
  • Alluminio: utilizzato soprattutto per la creazione dei corpi e dei coperchi di alcuni barbecue a gas o elettrici. È un materiale molto leggero, resistente alla corrosione, e garantisce una buona conduzione termica. Purtroppo, a differenza dell'acciaio inossidabile, non è così durevole e può ammaccarsi più facilmente.
  • Pietra /Mattone: utilizzato per la creazione dei barbecue fissi, soprattutto per grigliate a carbone o a legna. Sono estremamente durevoli, offrono un’ottima ritenzione del calore, e hanno un’estetica molto rustica. Purtroppo, sono costosi da costruire e richiedono una buona progettazione per funzionare efficacemente.

 

Abbiamo diverse tipologie di barbecue, che variano in base al metodo di cottura, al tipo di combustibile utilizzato e alla portabilità.

 Tra le principali tipologie, abbiamo:

  • Barbecue Elettrici: richiedono solo una presa elettrica e sono ideali per spazi interni o dove i fuochi aperti sono proibiti. Sono molto convenienti, facili da utilizzare e non richiedono nessun tipo di combustibile. Purtroppo, uno svantaggio è dato dal sapore, che risulta meno affumicato.
  • Barbecue a Gas: funzionano con gas propano o naturale. Sono molto comodi, facili da pulire e da accendere, inoltre, hanno un controllo preciso della temperatura. Purtroppo, uno svantaggio è dato dal sapore, che risulta meno affumicato e in genere, questi barbecue sono più costosi.
  • Barbecue Portatili: sono comodi e trasportabili, ideali per i picnic, per il campeggio e/o per  l’uso in spazi ristretti. Sono disponibili in varianti a carbone, gas ed elettriche. Purtroppo, le loro dimensioni ridotte limitano la quantità di cibo che può essere cucinata contemporaneamente.
  • Barbecue a Carbone: Utilizzano carbone vegetale o briquette come combustibile. Richiedono tempo per accendersi e per raggiungere la temperatura desiderata. Offrono un sapore affumicato distintivo, grazie anche al loro controllo della temperatura attraverso la gestione dell'ossigeno. Purtroppo, la loro pulizia è molto impegnativa.
  • Affumicatori (Smoker): utilizzano legno o carbone come combustibile e sono progettati per cucinare a bassa temperatura in un ambiente controllato per un lungo periodo. Vantano un sapore intensamente affumicato, rendendo la carne molto tenera. Purtroppo, però, richiedono tempo e attenzione durante la cottura.
  • Griglie a Pellet: utilizzano pellet di legno(compresso) come combustibile. Sono dotati di un controllo preciso della temperatura, che garantisce un sapore affumicato. Inoltre, combinano la facilità d’ uso dei barbecue a gas con il sapore affumicato dei barbecue in legno.
  • Barbecue a Infrarossi: utilizzano la tecnologia a infrarossi per cucinare, permettendo un riscaldamento veloce e più uniforme. Il consumo del combustibile è efficiente, e la cottura è molto rapida. I prezzi sono generalmente più elevati.

 

Scegliere il barbecue giusto, non è così semplice.

Infatti, occorre considerare una serie di fattori relativi alla cottura, allo spazio disponibile e al budget. Ecco alcuni criteri da valutare prima di acquistare:

 

  • Combustibile: è importante analizzare le diverse fonti di alimentazione:
  • Carbone: ideale per coloro che amano il sapore affumicato e per chi ama il processo di cottura tradizionale.
  • Gas: offre una maggiore comodità e un maggior controllo della temperatura. È Ideale per grigliate frequenti.
  • Elettrico: ideale per chi ha spazi ristretti o vive in appartamenti dove il fuoco aperto potrebbe non essere permesso. Richiede solo una presa di corrente.
  • Pellet: ideale per chi cerca un buon equilibrio tra comodità e il sapore affumicato, con un controllo preciso della temperatura.
  • Dimensioni e Spazio: è importante considerare lo spazio dove si intende collocare il barbecue. Un modello compatto o portatile potrebbe essere la scelta migliore per i balconi o per le terrazze piccole. Modelli più grandi e funzionali invece, sono adatti per gli ampi spazi esterni o per i giardini.
  • Frequenza & Utilizzo: è importante valutare quanto spesso si prevede di usare il barbecue e per quante persone generalmente si cucina. Se si organizzano spesso “feste”, un modello più grande con più bruciatori oppure una superficie di cottura più ampia, potrebbero fare la differenza e rispondere a tutte le vostre esigenze.
  • Pulizia: considera che, i barbecue a gas e quelli elettrici sono più facili da pulire rispetto a quelli a carbone o a legna.
  • Budget: I prezzi dei barbecue variano notevolmente. È importante determinare il budget in anticipo e considerare che a volte, spendere di più, per un modello di qualità superiore, può farti risparmiare denaro nel lungo termine grazie alla maggiore durata e ai minori costi di manutenzione.
  • Caratteristiche: alcuni modelli, offrono delle funzionalità aggiuntive come: termometri, bruciatori, sistemi di accensione elettronica, aree di lavoro extra ect... Valuta quali caratteristiche potrebbero essere utili per il tuo stile di cottura.
  • Portabilità: ovviamente, se prevedi di portare il tuo barbecue in campeggio o a picnic, occorre cercare dei modelli leggeri e facilmente trasportabili.
  • Durabilità: è importante considerare i materiali di costruzione e la loro resistenza agli agenti atmosferici, soprattutto se il barbecue sarà esposto all'esterno senza copertura.

 

Ricorda, non esiste il barbecue “perfetto ", ma esiste il barbecue più adatto alle proprie esigenze personali. Prendi tempo e valuta bene la tua scelta, che ovviamente dipenderà dalle preferenze personali in termini di sapore, dalla praticità d’uso e dalla manutenzione necessaria.

.

La Storia della Segnaletica Stradale
La Storia della Segnaletica Stradale

La storia della segnaletica stradale, così come la conosciamo oggi, è un affascinante viaggio attraverso il tempo.

Già nell'antico Impero Romano, esistevano forme di segnaletica per guidare i viaggiatori.

I Romani costruivano pietre miliari (milia passuum) lungo le strade, per indicare la distanza tra le diverse città.

Durante il Medioevo, per orientarsi nei loro spostamenti, i viaggiatori, si affidavano principalmente a punti di riferimento naturali o artificiali, come bivi o simboli scolpiti nelle pietre.

Con l'arrivo del Rinascimento, grazie all'espansione delle reti commerciali, iniziò a crescere la necessità di realizzare una migliore segnaletica stradale.

Le città iniziarono a installare targhe per identificare le strade e le rispettive piazze, facilitando così, il commercio e la navigazione.

Durante il periodo dell'industrializzazione, entrarono in vigore le prime regole “ufficiali” e i primi simboli standardizzati per regolare il traffico e garantire una maggiore sicurezza.

 Le prime segnaletiche moderne furono i segnali di stop, le indicazioni di direzione e i limiti di velocità.

Successivamente, grazie all’espansione della rete stradale e all’ aumento del numero di automobili, vennero realizzate anche le prime convenzioni.

Tra le più importanti abbiamo quella di Ginevra (1949) e quella di Vienna (1968), che standardizzarono i segnali stradali, i simboli e le regole a livello internazionale.

Ad oggi, la segnaletica è un elemento fondamentale della vita quotidiana ed è in continua evoluzione, grazie all'introduzione di tecnologie avanzate come la segnaletica digitale e i sistemi intelligenti di trasporto (ITS), che promettono di migliorare ulteriormente la sicurezza e l'efficienza dei nostri viaggi.

In sintesi, la storia della segnaletica mostra come l'umanità abbia cercato costantemente di migliorare la sicurezza, l'efficienza e la navigabilità dei propri spostamenti.

La sua importanza può essere esaminata sotto vari aspetti fondamentali:

  • Regolamentazione: svolge un ruolo chiave nella regolamentazione del comportamento degli utenti della strada, imponendo regole come i divieti di svolta/transito, i limiti di velocità e le varie zone di parcheggio.
  • Sicurezza: Il ruolo primario è quello di garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada (automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni). I segnali forniscono avvisi critici su pericoli imminenti, come curve, incroci, passaggi a livello ect...
  • Accessibilità: supporta l'accessibilità per tutti gli utenti, inclusi coloro che potrebbero avere esigenze speciali, come i non vedenti. Segnali auditivi e tattili, sono fondamentali per la sicurezza nello spazio pubblico.
  • Educazione: ha anche un valore educativo, specialmente per i nuovi conducenti e per coloro che si trovano in un ambiente stradale non conosciuto. Imparare a interpretare correttamente i segnali stradali è un aspetto fondamentale.
  • Ordine: aiuta a mantenere un flusso di traffico ordinato e prevedibile, indicando i limiti di velocità, le direzioni di marcia, gli incroci e le varie svolte.
  • Impatto Ambientale: grazie a una segnaletica chiara e informativa, si può contribuire a ridurre la congestione del traffico e, di conseguenza, le emissioni di gas serra e di inquinamento.

Avere un kit di strumenti ed equipaggiamenti essenziali nel proprio veicolo è fondamentale per garantire una maggiore sicurezza stradale, e per affrontare emergenze o riparazioni in caso di necessità.

Ecco un elenco degli strumenti principali che ogni conducente dovrebbe possedere:

 

  • Kit di primo soccorso: può fare la differenza in caso di infortuni minori o situazioni di emergenza prima dell'arrivo dei soccorsi.
  • Ruota di scorta, chiave per bulloni e cric: essenziali per poter sostituire una ruota forata.

Questi strumenti dovrebbero sempre essere presenti nel veicolo.

  • Triangoli di segnalazione: sono cruciali per aumentare la visibilità del veicolo in caso di fermata d'emergenza, proteggendo sia il conducente sia gli altri utenti della strada.

Sono progettati con materiali riflettenti per essere visibili sia di giorno che di notte.

Quando posizionati correttamente, avvisano i conducenti in arrivo della presenza di un potenziale pericolo, dando loro il tempo di rallentare o di cambiare corsia.

In molti paesi, l'uso dei triangoli è obbligatorio in caso di fermata d'emergenza sulle strade. Questo requisito normativo sottolinea l'importanza riconosciuta a questi dispositivi nella prevenzione degli incidenti stradali.

  • Giubbotto riflettente: aumenta la visibilità del conducente quando esce dal veicolo in situazioni di emergenza, specialmente di notte o in condizioni di scarsa luminosità.
  • Cavi di batteria: conosciuti anche con il nome di cavi di avviamento consentono di avviare il veicolo in caso di scaricamento della batteria, grazie all'assistenza di un altro veicolo.
  • Estintore: un piccolo estintore adatto per l'uso in veicoli può aiutare a controllare un incendio iniziale e prevenire danni maggiori o lesioni.
  • Torcia elettrica: è indispensabile per le emergenze notturne o per controllare il veicolo in condizioni di scarsa illuminazione.
  • Martello di sicurezza e tagliacinture: si tratta di uno strumento 2-in-1, progettato per tagliare le cinture bloccate e rompere i vetri del veicolo in caso sia necessario evacuare rapidamente.
  • Caricabatterie portatile: assicura di mantenere il dispositivo carico in caso di emergenza.

 

Questi strumenti possono fare una grande differenza in termini di sicurezza e comodità.

È importante controllare regolarmente questi articoli per assicurarsi che siano in buone condizioni e pronti all'uso quando necessario.

 

È comunque importante analizzare anche questi strumenti:

  • Coni stradali: solitamente realizzati in plastica o in gomma, materiali che garantiscono flessibilità e resistenza agli impatti.

Oltre ad essere leggeri da trasportare e posizionare, sono anche abbastanza pesanti da resistere al vento. Possono essere utilizzati per segnalare pericoli sulla strada, come buche, aree in costruzione o incidenti. Solitamente sono di colore arancione, che è fluorescente e presenta delle strisce riflettenti che assicurano visibilità di giorno e di notte.

 

 

  • Catena segnaletica: utilizzata per delimitare, segnalare o vietare l'accesso a determinate aree. Possono essere impiegate in vari contesti, come nei cantieri edili, eventi pubblici, aree pedonali, parcheggi ect…

Sono spesso realizzate con colori vivaci, come il giallo, il nero, il rosso e/o il bianco, per garantire alta visibilità sia di giorno che di notte.

Sono fabbricate in diversi materiali, tra cui plastica, metallo o entrambi.

Sono solitamente leggere e facili da maneggiare. Contribuiscono significativamente alla prevenzione degli incidenti, garantendo che le persone siano consapevoli delle aree in cui il passaggio è limitato o pericoloso.

 

 

  • Specchi per il traffico: sono dispositivi di sicurezza installati in punti critici della rete stradale per migliorare la visibilità e prevenire incidenti. Particolarmente utili in situazioni dove la visuale diretta è ostacolata, come incroci ciechi, curve strette, o in aree con alta presenza di pedoni.

Sono realizzati con materiali resistenti agli impatti e alle intemperie, come l'acrilico o il policarbonato, e hanno superfici riflettenti altamente rifrangenti. La cornice può essere realizzata con materiali resistenti alla corrosione (alluminio o plastica rinforzata).

Sono disponibili in varie forme (circolari, paraboliche, rettangolari) e dimensioni per adattarsi a specifiche esigenze. Possono essere montati su pali, muri o altre strutture esistenti.

 

  • lampeggianti da cantiere: sono progettati per attirare l'attenzione grazie alla loro luce intermittente, spesso di colore arancione o giallo, che è visibile a grande distanza e in condizioni di scarsa illuminazione.

Utilizzati principalmente nelle zone di lavoro stradale per aumentare la visibilità e la sicurezza. Possono essere alimentati tramite batterie, pannelli solari, o collegamenti diretti all'alimentazione elettrica, offrendo soluzioni flessibili per diverse esigenze operative.

Sono costruiti per resistere a condizioni meteorologiche avverse, garantendo la funzionalità in ambienti esterni.  Segnalano lavori in corso, aree pericolose o cambiamenti temporanei nel flusso del traffico.

 

  • Dossi passacavi: noti anche come proteggi cavi stradali, sono progettati per custodire cavi elettrici, cavi dati, e altri tipi di infrastrutture durante eventi, lavori di manutenzione ect… Servono a ridurre il rischio di danni ai cavi e a prevenire incidenti causati da inciampi o cadute, garantendo al contempo una circolazione sicura per veicoli e pedoni.

Solitamente sono fabbricati in gomma o in poliuretano, materiali resistenti che possono sopportare il peso dei veicoli e resistere a varie condizioni atmosferiche.

Spesso presentano colori vivaci o bande riflettenti per garantire una buona visibilità e per promuovere la sicurezza. Molti modelli sono modulari, e consentendo di collegare più sezioni per coprire distanze maggiori o per adattarsi a configurazioni specifiche. Funzionano anche come rallentatori, incentivando i veicoli a ridurre la velocità quando attraversano l'area protetta dai dossi.

 

 

Rispettare la segnaletica stradale, è importante per garantire la sicurezza e l’efficienza della circolazione. È vitale per mantenere le strade sicure, ordinate e libere dagli ostacoli, garantendo il benessere di tutti gli utenti.

La Nascita della Fotografia
La Nascita della Fotografia

La fotografia, è stata una delle invenzioni più rivoluzionarie nella storia dell'umanità, e ha iniziato il suo viaggio nel lontano 1826.

Da allora, ha subito trasformazioni straordinarie, influenzando la cultura, l'arte, la comunicazione e la società nel suo complesso.

La sua storia è un affascinante viaggio di innovazione, un vero e proprio processo complicato e laborioso, che continua ad evolversi, catturando e conservando momenti della nostra storia e delle nostre vite personali.

La sua storia, inizia ufficialmente nel 1826, quando Joseph Nicéphore, un inventore francese, realizzò la prima fotografia conosciuta come "Vista dalla Finestra a Le Gras", utilizzando un processo chiamato eliografia.

Questo procedimento prevedeva l'esposizione di una lastra di peltro ricoperta di bitume di Giudea alla luce per diverse ore, che veniva poi trattata con una miscela di olio di lavanda e petrolio per sviluppare l'immagine stessa.

Fu nel1839, che venne perfezionato questo metodo da parte di Louis Daguerre, che utilizzò un procedimento denominato dagherrotipo, che richiedeva solo pochi minuti di esposizione alla luce per sviluppare l’immagine.

Nello stesso periodo, William Talbot sviluppò invece il calotipo, un processo che produceva un negativo da cui potevano essere stampate molteplici copie positive.

Nel 1888, George Eastman, fondatore della azienda Kodak, inventò invece la pellicola in rotoli, che rendeva le fotocamere più leggere e portatili.

Introdusse la fotocamera "Brownie" nel 1900, rendendo la fotografia accessibile al grande pubblico. Queste fotocamere erano semplici da usare ed economiche, e aprirono la strada alla fotografia amatoriale.

Un'altra importante innovazione, risale all’anno 1907, quando i fratelli Lumière introdussero il primo processo praticabile per la fotografia a colori, chiamato Autochrome.

Successivamente, negli anni '30, Kodak sviluppò il Kodachrome, il primo film a colori veramente pratico e popolare.

Queste, furono le innovazioni principali che segnarono l'inizio dell'era della fotografia che conosciamo oggi.

Con la crescente portabilità e facilità d'uso, la fotografia divenne uno strumento cruciale nel giornalismo e nella documentazione storica. Molti fotografi usarono la loro arte per catturare momenti cruciali della storia, dalla Guerra Civile Spagnola alla Grande Depressione.

Con la fine del XX secolo, venne introdotta la prima fotocamera digitale commerciale introdotta nel 1990 dalla Kodak, questa transizione ha portato a cambiamenti radicali nella modalità di scatto, nell’elaborazione e nella condivisione delle immagini.

Ad oggi, la fotografia è diventata una parte integrante dei social media.

Le piattaforme più comuni, come Instagram e Facebook, hanno reso la fotografia uno strumento di comunicazione personale e pubblica molto importante.

 

La fotografia richiede vari strumenti e accessori. Ecco un elenco di attrezzature e strumenti essenziali:

 

  • Obiettivi: Diversi obiettivi sono necessari per diversi tipi di fotografia. Ad esempio, un grandangolo è ottimo per paesaggi, mentre un teleobiettivo è preferibile per lo sport e la fauna selvatica.
  • Fotocamera: Fondamentale per qualsiasi fotografo. Può essere una fotocamera DSLR, mirrorless, compatta o anche una fotocamera di alta qualità integrata in uno smartphone moderno.
  • Treppiede: Utile per mantenere la fotocamera stabile, specialmente in condizioni di scarsa luminosità o per esposizioni lunghe. Essenziale per evitare foto mosse e per la fotografia di paesaggi e ritratti.
  • Schede di Memoria e Batterie di Riserva: Sono essenziali per sessioni fotografiche prolungate o viaggi. Avere più schede di memoria e batterie di riserva garantisce che non si perda nessuna opportunità fotografica.
  • Borsa: Protegge la fotocamera e l'attrezzatura durante i viaggi e permette di organizzare comodamente gli strumenti.
  • Flash Esterno e Illuminazione: Un flash esterno offre più controllo sulla luce rispetto al flash integrato. Per la fotografia in studio, sono necessari set di luci professionali.
  • Filtri per Obiettivi: Come i filtri polarizzatori e ND (densità neutra), utili per controllare la luce e gli effetti visivi nelle immagini.
  • Kit di Pulizia: Per mantenere l'obiettivo e il corpo della fotocamera liberi da polvere e impronte digitali.
  • Scheda di Grigio e Riflettore: Utili per il controllo del bilanciamento del bianco e per riflettere la luce in modo da illuminare meglio il soggetto.
  • Telecomando o Scatto Remoto: Per scattare foto a distanza, specialmente utile per foto di gruppo, auto-ritratti o per ridurre il movibro della fotocamera.

 

 

Oltre a questi strumenti fisici, un buon fotografo ha bisogno anche di conoscenze e competenze come la comprensione della composizione, dell'esposizione e del bilanciamento del bianco. L'esperienza e la pratica costante sono altrettanto importanti quanto l'attrezzatura.

 

CURIOSITA’:

 

  • La fotografia più costosa è stata scattata nel 1999 ed è stata venduta per 4,3 milioni di dollari nel 2011. Si tratta di un’immagine astratta del fiume Reno, apprezzata per la sua composizione e per l'assenza di elementi distrattivi.
  • I selfie non sono un concetto moderno, il primo, è stato realizzato da Robert Cornelius nel 1839
  • La prima fotografia a colori (permanente) fu scattata da Thomas Sutton nel 1861, utilizzando il metodo dei tre colori. L’immagine raffigurava un nastro di seta.
  • Nel XIX secolo, la fotografia divenne un importante strumento per la documentazione dell'identità personale: passaporto, tessere di riconoscimento e foto segnaletiche.
  • Durante la Guerra Civile Americana, vennero realizzate le prime foto che documentavano eventi bellici, resi poi noti al pubblico.
  • Prima dell'invenzione della fotocamera, gli artisti utilizzavano una camera oscura per visualizzare le scene.

Questo dispositivo proiettava un'immagine capovolta su una superficie, aiutando gli artisti a disegnare con maggiore precisione.

San Valentino
San Valentino

La festa di San Valentino è una ricorrenza diffusa in quasi tutto il mondo ed è dedicata agli innamorati e si festeggia il 14 febbraio.

In questa giornata, si coglie l'occasione di scambiarsi dolci effusioni, regali e dichiarazioni d'amore.

Non tutti però, sanno la vera storia di questo avvenimento.

Questa festività prende il nome del santo e martire cristiano Valentino di Terni e venne istituita nel 496 da papa Gelasio I.

In realtà, venne istituita solo per sostituire la festa pagana dei Lupercalia che si celebrava a Roma il 15 febbraio, anticipando così il San Valentino di un giorno.

Questi festeggiamenti erano rivolti al Dio della fertilità Luperco e consistevano in sacrifici animali, e le donne addirittura si lasciavano frustare in mezzo alla strada da ragazzi nudi o poco vestiti.

Febbraio, per gli antichi romani, era considerato il mese della rinascita.

Ma chi era in realtà Valentino di Terni?

Valentino era nato a Interamna Nahars (l'attuale Terni) nel 176 dC ed era un giovane vescovo romano.

Secondo una leggenda, è considerato il patrono degli innamorati perché fu il primo religioso a celebrare l’unione fra un legionario pagano Sabino e una giovane cristiana Serapia.

Questo matrimonio avvenne in fretta, perché la giovane era malata e i due sposi, morirono mentre Valentino li stava benedicendo.

Questa unione costò molto cara, in quanto, venne giustiziato diventando così simbolo dell’amore e poi santo.

Secondo un'altra leggenda invece, Valentino avrebbe donato una somma di denaro ad una donna che non poteva permettersi di pagare il proprio matrimonio.

Ogni anno, Terni rende omaggio al proprio patrono della città, ossia San Valentino.

Moltissime coppie giungono lì, in vista dei loro matrimoni che si celebreranno nei mesi successivi.

Nei paesi anglosassoni, è usanza scambiarsi i così detti “Valentine”, ossia i biglietti d’amore con stampanti sopra i simboli romantici, tra cui la colomba, cupido e i cuori.

Il più antico biglietto amoroso, risale al XV secolo e fu scritta da Carlo D’ Orléans un nobile francese, preso come ostaggio e portato in prigione in Inghilterra dove rimase per venticinque anni.

Fu così che da metà dell’Ottocento negli Stati Uniti iniziarono a produrre i biglietti di San Valentino su scala industriale.

I festeggiamenti vengono fatti in gran parte del mondo in modi diversi:

Ad esempio, in Giappone e in Corea del Sud, le ragazze regalano cioccolatini ai ragazzi, non solo ai loro rispettivi compagni ma anche agli amici, i quali …il mese successivo, ossia il 14 marzo, in occasione del White Day, sono i ragazzi che ricambiano questo gesto regalando del cioccolato bianco alle ragazze.

In Argentina invece, i festeggiamenti durano per una settimana intera e viene festeggiata anche l’amicizia, scambiandosi dolci e baci.

Mentre, in Russia e in altri stati dell’ex Urss non viene festeggiato affatto.

Molti governi, di stampo molto laico, non accettano nemmeno la sua esistenza, perché ricorrenza appartenente al calendario religioso.

In Brasile, la giornata per festeggiare l’amore è il 12 giugno, giorno che precede la festa di Sant’Antonio, patrono dei matrimoni.

 Le donne che non hanno il marito portano con sé la statuetta di Sant'Antonio che rappresenta il loro desiderio di sposarsi.

Qualunque sia il modo in cui lo festeggiate, un regalo alla vostra metà sarà ben gradito! Non importa ciò che si dona, non importa nemmeno il suo costo.

L'amore non ha prezzo né distinzioni.

 

In collaborazione con MondoQuadri, desideriamo offrire i migliori prodotti dell'AMORE per festeggiare San Valentino:

 

Stampa Unica - Bacio Nascosto

 

   Acquista Ora

 

Stampa Unica - Amore in Rosso

 

   Acquista Ora

 

Stampa Unica - Amore in Volo

 

   Acquista Ora

 

Quadro Unico - Famiglia 

 

     Acquista Ora

 

Stampa Unica - Vero Amore

 

  Acquista Ora

 

Quadro Unico - Amore Fraterno

 

 Acquista Ora

 

 

 

“Amare qualcuno significa desiderare di invecchiare accanto a lui.”

-Cit

La Nascita degli Ombrelli
La Nascita degli Ombrelli

L'ombrello è uno strumento che serve per proteggerci dalla pioggia e/o dal sole.

La sua funzione principale, infatti, è quella di fornire riparo dall'acqua durante le giornate piovose e di offrire ombra e protezione dai raggi solari quando fa molto caldo.

La sua invenzione risale a circa 4.000 anni fa in Cina.

Inizialmente, erano fatti di foglie larghe o pelli di animali e non erano concepiti come strumenti per proteggersi dalla pioggia, ma bensì come accessori per ripararsi dal sole.

Erano considerati un simbolo di status, che veniva utilizzato dalle donne appartenenti all’alta società, quindi, dalle aristocratiche.

Per giungere ad una idea di ombrello, simile a quello dei giorni nostri, composto da stecche e tessuto resistente all'acqua, la sua nascita in Europa è avvenuta nel XVII secolo.

La nascita della struttura pieghevole degli ombrelli è stata sviluppata nel XIX secolo, questa struttura ha reso gli ombrelli più pratici e facili da trasportare, portandoli ad essere un accessorio quotidiano comune.

 

Esistono diverse tipologie di ombrello, ognuna adattata a esigenze specifiche.

Analizzando i più comuni, abbiamo:

 

  • Ombrelli pieghevoli: Leggeri e compatti, ideali da portare in borsetta o nello zaino.

Disponibili in diverse dimensioni, stili e materiali.

Possono essere aperti e chiusi con facilità grazie al loro meccanismo di apertura e chiusura rapida.

  • Ombrelli automatici: Si aprono e si chiudono con il semplice tocco di un pulsante, il che, rende il loro uso molto pratico.

Disponibili in diverse dimensioni, stili e materiali.

Alcuni modelli possono essere ripiegati in modo compatto per facilitarne il trasporto e lo stoccaggio.

Opzione conveniente per chi cerca un modello facile e veloce da aprirsi/chiudersi.

  • Ombrelli antivento: Progettati con una struttura che permette loro di resistere meglio alle raffiche di vento, riducendo il rischio di rovesciarsi.

Disponibili in diverse dimensioni, stili e materiali.

Sono dotati di un sistema di apertura/chiusura che permette al vento di passare attraverso le fessure o le aperture dell’ombrello, riducendo così la pressione del vento e prevedendo il ribaltamento; sono particolarmente utili in luoghi ventosi o durante temporali intensi.

  • Ombrelli a scomparsa: Hanno un meccanismo di apertura inverso, in modo che l'acqua piovana resti all'interno quando vengono chiusi, evitando di bagnare l'ambiente circostante.

Sono dotati di un’asta centrale che può essere sollevata o abbassata per aprire/chiudere l’ombrello.

Disponibili in diverse dimensioni, stili e materiali.

  • Ombrelli parasole: Creati per fornire ombra dal sole, spesso sono più grandi e robusti rispetto agli ombrelli da pioggia standard.
  • Ombrelli con doppio strato: Hanno uno strato interno e uno esterno che permette all'aria di circolare, riducendo il rischio di rovesciarsi durante venti forti.

Questo design offre diversi vantaggi:

Quando l’ombrellone viene chiuso, la copertura esterna rimane all’esterno, evitando che l’acqua o la neve si spargano.

Inoltre, quando riposto, la copertura esterna rimane asciutta, evitando di bagnare gli oggetti circostanti.

Sono più facili da aprire e da chiudere in spazi ristretti, come all’interno di una macchina.

Disponibili in diverse dimensioni, stili e materiali.

 

  • Ombrelli da golf: Hanno dimensioni più ampie e sono progettati per offrire una copertura maggiore, durante le partite di golf. La loro struttura è robusta per resistere a forti venti.

Disponibili in diverse dimensioni, stili e materiali.

Sono un accessorio utile per ripararsi dal sole oppure dalla pioggia.

  • Ombrelli decorativi: Spesso realizzati con materiali particolari o con design artistici, sono più un'opera d'arte che un semplice accessorio.

Possono variare in design, colori, materiali e si adattano a diverse preferenze e ambienti.

 

Gli ombrelli non servono solo a proteggere dalla pioggia o dal sole. Nella fotografia, vengono utilizzati come diffusori di luce per ottenere scatti più morbidi e uniformi, riflettendo la luce in modo più diffuso e meno diretto.

Inoltre, esistono i così detti ombrelli robot, progettati con sistemi di inseguimento automatico per rimanere sopra la testa del proprietario, utilizzando sensori e motori.

 

 

COMPOSIZIONE E MATERIALI:

 

  • Tessuto: La parte più evidente di un ombrello è il tessuto che copre la struttura.

E’ spesso realizzato con materiali impermeabili come il nylon, il poliestere, o il poliuretano. Questi materiali impediscono all'acqua di passare attraverso, mantenendo asciutte le persone sotto l'ombrello.

  • Struttura: La parte che sostiene il tessuto dell'ombrello è fatta di struttura metallica, che può essere pieghevole o rigida. I materiali più comuni per la struttura sono: l'acciaio inossidabile, l'alluminio e la fibra di vetro.
  • Punte e Terminali: Le punte che mantengono il tessuto teso possono essere realizzate in metallo o plastica, mentre i terminali alla fine delle stecche dell'ombrello sono spesso realizzati in plastica o altri materiali durevoli.
  • Manico: Spesso realizzati in vari materiali, tra cui legno, plastica, metallo e gomma. La scelta dipende spesso dallo stile e dall'uso previsto dell'ombrello.
  • Cerniere e meccanismi: Per gli ombrelli pieghevoli, vengono utilizzate cerniere e meccanismi di apertura e chiusura. Questi componenti possono essere realizzati in metallo o plastica resistente.

 

Alcuni ombrelli contengono componenti aggiuntivi, come luci a LED integrate, maniglie ergonomiche o altri accessori. Questi componenti possono essere realizzati con vari materiali a seconda della loro funzione.

 

La scelta dei materiali comunque, influisce sulla durabilità, la leggerezza e l'aspetto dell'ombrello stesso.

Se vengono utilizzati molto e/o in condizioni meteorologiche avverse è consigliato l’utilizzo di materiali più robusti, mentre se sono destinati ad un uso più leggero si possono privilegiare materiali leggeri e stilizzati.

 

 

CURIOSITA’:

  • In molte culture, l'apertura di un ombrello in casa oppure in luoghi chiusi, è considerata portatrice di cattivo auspicio.
  • In Giappone, l'ombrello di carta, realizzato a mano con materiali naturali, chiamato "wagasa", è un'opera d'arte tradizionale.
  • Esistono musei dedicati agli ombrelli. Ad esempio, il "Museum of Umbrellas" in Croazia, che espone una vasta collezione di ombrelli di diversi tipi e periodi storici.
La Storia di Halloween
La Storia di Halloween

La storia di Halloween iniziò moltissimi anni fa, in un paese molto piccolo, chiamato Willowbrook, formato per lo più da famiglie di agricoltori e circondato da alte montagne.

La leggenda, raccontava che, nelle montagne circostanti, vivesse una strega bella, potente e soprattutto malvagia che ogni 31 ottobre (Halloween) scendeva nel paese per cercare vittime da tormentare.

Al fine di ottenere più potere, la strega aveva fatto un patto con il diavolo e in cambio, aveva dovuto sacrificare la sua anima.

 

Ogni anno, seminava sempre più terrore tra gli abitanti del paeseche dopo il tramonto, erano costretti a barricarsi in casa per paura.

 

Un anno però, un giovane cacciatore molto coraggioso di nome Jack, decise di affrontarla nascondendosi tra gli alberi del centro paese, armato di una spada e di un amuleto magico che gli aveva dato un vecchio saggio.

 

Quando finalmente la vide avvicinarsi, si lanciò all'attacco e la strega, tentò di incantare Jack, ma l'amuleto magico lo proteggeva.

 

Questa battaglia durò tutta la notte e alla fine, Jack riuscì a sconfiggerla, sigillandola in una grotta in mezzo alle montagne.

Da quel giorno, il paese fu finalmente liberato dalla maledizione della strega e per celebrare questa vittoria, i cittadini decisero di organizzare una grande festa di Halloween ogni anno che divenne un vero e proprio momento di gioia e di divertimento.

 

Le strade venivano decorate con lanterne di zucca, ragnatele e fantasmi appesi agli alberi o alle porte di casa. I negozi si riempivano di dolciumi e di costumi spaventosissimi.

I bambini del paese si travestivano da streghe, fantasmi e/o mostriper ricordare la vittoria di Jack e per festeggiare insieme la notte di Halloween.

 

Questa festa è ricca di simboli che rappresentano l'atmosfera spettrale e misteriosa.

Tra i più comuni, abbiamo:

 

Zucca: La zucca intagliata, conosciuta come "jack-o'-lantern", è uno dei simboli più importanti. In origine, le persone intagliavano le rappe realizzando volti spaventosi per tenere lontani gli spiriti maligni. Oggi, le zucche intagliate sono spesso illuminate con candela all'interno e poste sulle porte o sui davanzali delle case per creare un'atmosfera spettrale.
Fantasmi: Rappresentano gli spiriti dei defunti che tornano sulla terra durante questa notte. I costumi da fantasma sono molto popolari tra i bambini che partecipano ai festeggiamenti.
Streghe: Rappresentano la magia e l'occulto. Sono spesso raffigurate con un cappello a punta, una scopa e un mantello nero. I costumi da strega sono molto popolari tra le persone di tutte le età.

 

Ragnatele: Rappresentano l'idea di abbandono e di luoghi infestati. Sono spesso appese agli alberi, alle finestre e alle porte per creare un'atmosfera spaventosa.

 

 

Pipistrelli: Rappresentano la notte e il mistero. Sono creature notturne che volano nel buio, creando un'atmosfera spettrale. Spesso raffigurati come sagome nere appese alle pareti o come decorazioni all’interno dei negozi o delle case.

 

Teschi: Rappresentati come decorazioni o come maschere da indossare. Sono associati alla tradizione messicana del "Dia de los Muertos" (Giorno dei Morti), che cade poco dopo Halloween.

 

 

Gatti neri: Rappresentano la magia. Sono considerati creature misteriose e portatori di sfortuna in alcune tradizioni. Infatti, durante Halloween, gli animali neri (in particolare i gatti neri) vengono associati a superstizioni negative e utilizzati per riti satanici.

 

Tuttavia, è importante ricordare a tutti, che, NON SONO ASSOLUTAMENTE PORTATORI DI SFORTUNA.

Molti rifugi per animali promuovono l'adozione di gatti neri durante questo periodo per sfatare tali credenze e soprattutto, consigliano ai privati che vogliono regalare un micio nero, di aspettare la fine di questa festività e di verificare l’identità di chi vuole invece, adottare.

 

 

CURIOSITA:

 

Il costume più popolare tra i bambini, è quello del supereroe amato, mentre per gli adulti, Il costume più in voga è quello della strega.

 

La tradizione del Dolcetto o Scherzetto ha origini medievali. Infatti, si credeva che durante la notte di Halloween, gli spiriti dei defunti ritornassero sulla terra e che le persone dovessero “fermarli” offrendo a loro dolci o cibo.

 

 

Il termine "jack-o'-lantern" (indica la zucca) deriva da una leggenda irlandese che narra che un uomo di nome Jack abbia ingannato il diavolo e, dopo la sua morte, sia stato condannato a vagare per l'eternità con una lanterna realizzata da rapa intagliata e illuminata da una brace ardente.

 

Halloween ha origini celtiche ed era originariamente chiamato "Samhain". Era una festa pagana che segnava la fine dell'estate e l'inizio dell'inverno.

 

Halloween è la seconda festa più commerciale negli Stati Uniti, dopo il Natale. È anche la notte in cui si consumano più dolciumi, circa 600 milioni di chili di dolci venduti ogni anno.

 

Il record mondiale per la zucca intagliata più grande è stato realizzato in Belgio nel 2016, con una zucca che pesava più di1.190 kg.

 

l colore arancione: L'arancione è il colore tradizionale, ed è associato alle zucche e rappresenta il calore e l'energia dell'autunno.

 

Halloween è una festività associata ai film horror. La serie di film "Halloween", con il famoso Michael Myers, è diventata un'icona.

 

Sebbene Halloween sia più popolare negli Stati Uniti, viene festeggiato in tutto il mondo.

E' molto diffuso in Australia, in Irlanda, in Canada, nel Regno Unito, e un po’ anche in Italia.

 

La Nascita del Braciere
La Nascita del Braciere

Un braciere è un contenitore o recipiente, che viene utilizzato per contenere il fuoco e bruciare materiali come incenso, carbone o legna.

 La sua storia, risale a tempi antichi e ha avuto un ruolo significativo in molte culture in tutto il mondo.

Ad esempio, in età preistorica, uno dei primi progressi dell’umanità è stato l'utilizzo del fuoco.

Venivano scavate delle buche nel terreno per contenerlo e fornire calore, protezione e un modo migliore per cucinare il cibo.

Con il passare del tempo, in alcune civiltà antiche, come quella egizia e greca, i bracieri iniziarono a diventare sempre più sofisticati.

Infatti, venivano utilizzati nei templi come parte di rituali religiosi oltre che per l'illuminazione.

Inoltre, in molte culture, il fuoco era associato a divinità e potere spirituale.

Durante il Medioevo, iniziarono ad essere utilizzati in molte abitazioni per riscaldare le stanze.

Solitamente, erano realizzati in metallo e venivano posti al centro della stanza.

Anche i castelli medievali avevano spesso bracieri nei loro saloni.

Con l'evoluzione della tecnologia, i bracieri sono stati sostituiti da stufe e camini e hanno continuato ad essere utilizzati però in contesti specifici, come in alcune cerimonie religiose, diventando più una forma di ornamento e decorazione in alcune case e giardini.

La loro storia, è molto più complessa e ampia dato che hanno un'importanza simbolica religiosa, che rappresenta la purificazione, la spiritualità e la connessione con il divino.

Viene anche utilizzato per bruciare incenso, erbe sacre e altro.

Inoltre, è spesso presente nelle rappresentazioni artistiche come simbolo di passione e conoscenza.

Dunque, la storia è ricca di significati e continua a svolgere un ruolo importante.

 

Esistono diverse tipologie di bracieri, che variano in base al loro scopo, al materiale e al design.

Tra le più comuni, abbiamo:

  • Braciere da tavolo: progettati per l'uso su tavoli o superfici piane.

Utilizzati come elementi decorativi e per riscaldare l'ambiente durante cene all'aperto.

La fonte di calore può variare, alcuni bracieri sono alimentanti a candele, mentre altri possono utilizzare bioetanolo o gel combustibile.

Sono una soluzione versatile per creare una atmosfera accogliente e decorativa.

Braciere da giardino: progettati per l'uso all'aperto e spesso utilizzati per creare un'atmosfera accogliente. Possono essere realizzati in metallo, ceramica o pietra e possono avere vari design, tra cui forme di ciotola, piramidali o cubiche. La fonte di calore può variare, alcuni bracieri sono alimentanti dalla legna, mentre altri possono utilizzare gel combustibile o gas.

La scelta del carburante influirà la facilità d’uso e la durata del fuoco.

  • Braciere rituale: In molte culture e religioni, vengono utilizzati nei rituali e nelle cerimonie. Possono variare in dimensioni e design a seconda della tradizione religiosa e delle pratiche specifiche.

Sono spesso ricchi di simboli e rappresentano il passaggio da uno stato di consapevolezza all’altro.

Il fumo che si alza dal braciere è considerato sacro e un mezzo di comunicazione con il mondo spirituale.

  • Braciere per barbecue: progettati specificamente per la cottura all'aperto e possono essere alimentati a carbone, gas o elettricità. Spesso dotati di griglie o piani di cottura e utilizzati per grigliare carne, pesce e verdure.

E’ importante pulire e mantenere pulito questo tipo di braciere per garantire una lunga durata e un buon funzionamento.

  • Braciere per incenso: noti anche come turibulum, sono utilizzati per bruciare incenso, oli essenziali o erbe aromatiche a scopi spirituali, terapeutici o decorativi. Possono variare in design e materiale, da quelli tradizionali a quelli più moderni.

Tuttavia, la loro caratteristica principale è la presenza di un coperchio con fori che consente al fumo profumato di fuoriuscire mentre gli ingredienti vengono bruciati.

Realizzati solitamente in ottone, ceramica, terracotta o pietra.

  • Braciere da interno: progettati per l'uso in ambienti interni e possono servire come fonte di calore aggiuntiva o come semplice elemento decorativo. Possono essere montati a parete o posizionati sul pavimento.

Spesso utilizzati in soggiorni o stanze da letto/pranzo per creare un’atmosfera romantica e rilassante.

  • Braciere artistici: progettati come opere d'arte o pezzi unici decorativi. Realizzati da artisti o artigiani e spesso progettati per attirare l'attenzione e aggiungere un tocco di creatività agli spazi. Nonostante l’attenzione all’estetica, la funzionalità rimane una. Deve essere in grado di contenere il fuoco in modo sicuro e di produrre calore o di bruciare materiali se utilizzato per determinati scopi rituali.
  • Braciere da campeggio: sono portatili e vengono utilizzati durante il campeggio per fornire calore e cuocere il cibo. Sono generalmente leggeri e compatti, spesso pieghevoli, per facilitarne il trasporto. Solitamente funzionano con carbone oppure legna da ardere. E’ importante prestare attenzione al fuoco e alle ceneri calde e spegnerlo completamente quando non in uso.

 

Ogni tipo di braciere ha le sue caratteristiche uniche e il suo scopo specifico.

La scelta del tipo di braciere dipende dalle esigenze e dalle preferenze individuali.

 

Per quanto riguarda i materiali, i più comuni sono:

 

  • Metallo: è uno dei materiali più comuni dei bracieri. Possono essere realizzati in acciaio inossidabile, ferro battuto, alluminio o rame. Sono molto resistenti e possono essere progettati in una varietà di forme e stili. Questo materiale è particolarmente adatto per bracieri da giardino e da campeggio.
  • Pietra: I bracieri in pietra, come il granito o il basalto, sono robusti e resistenti alle intemperie. Spesso utilizzati come elementi decorativi in giardini e spazi esterni e possono essere progettati in vari stili, da quelli rustici a quelli moderni.
  • Rame: noto per la sua eccellente conduzione termica. Ideale per bracieri che richiedono un riscaldamento uniforme, come quelli per cucinare o per preparare bevande calde.
  • Bronzo: materiale resistente che ha una lucentezza naturale e può aggiungere un tocco di eleganza. Spesso utilizzato in bracieri ornamentali o in contesti storici.
  • Legno: è uno dei materiali di costruzione meno comune. Questi bracieri hanno un aspetto rustico e vengono utilizzati in contesti più tradizionali. Possono essere una scelta ecologica, ma è importante considerare la sua durata e la necessità di mantenerlo al sicuro dal fuoco.
  • Terracotta o ceramica: spesso utilizzati a scopi decorativi. Sono più fragili rispetto al metallo, ma possono aggiungere un tocco artistico al giardino o all'arredamento. Utilizzati per bruciare incenso o erbe aromatiche.
  • Vetro o ceramica smaltata: utilizzati per creare bracieri decorativi, spesso colorati e smaltati per un aspetto accattivante. Ideali per bracieri da tavolo o da interni.
  • Acciaio inox: è un materiale resistente alla corrosione ed è una scelta popolare per i bracieri da esterno. È durevole e richiede poca manutenzione, il che lo rende ideale per un uso prolungato.

 

La scelta del materiale del braciere dipende dallo scopo d'uso, dall'estetica desiderata e dal budget.

 È importante considerare anche la resistenza alle intemperie, soprattutto se il braciere sarà esposto agli elementi all'aperto.

 

 

CURIOSITA’:

  • In alcune culture, i bracieri vengono utilizzati come strumenti musicali.

In Brasile, il berimbau è uno strumento composto da un arco musicale, una corda e un piccolo braciere utilizzato per creare suoni ritmici.

  • il turibolo è un braciere a catena utilizzato nella liturgia cattolica per incensare durante la messa.
  • Nelle case dei romani, nell’antichità, i bracieri erano un elemento chiave realizzati in bronzo o in terracotta e potevano essere molto elaborati dal punto di vista del design.
  • Nel Rinascimento, i bracieri venivano utilizzati dagli alchimisti per eseguire esperimenti e preparare pozioni. Erano un simbolo di conoscenza segreta e mistero.

 

Oggi, i bracieri sono utilizzati in molte culture come parte di celebrazioni tradizionali. Ad esempio, durante il Capodanno cinese, vengono sono accesi per scacciare gli spiriti maligni e portare buona fortuna.

La Nascita dello Sport
La Nascita dello Sport

Con il termine Sport, si fa riferimento all’insieme di attività motorie svolte a scopo agonistico oppure professionale.

L’etimologia di questa parola deriva dal francese DESPORT che significa DIVERTIMENTO.

La massima importanza dell’attività fisica, si sviluppò all’interno della civiltà greca dove lo sport rappresentava un’attività fondamentale della cultura della società.

La massima espressione fu rappresentata dai Giochi Panellenici, competizioni sportive a carattere sacro che impegnavano l’intera Grecia.

Questo termine raggruppava quattro manifestazioni sportive diverse:

-          GIOCHI OLIMPICI: si svolgevano ogni quattro anni ad Olimpia ed erano dedicati a Zeus.

-          GIOCHI PITICI: si svolgevano ogni quattro anni a Delfi ed erano dedicati ad Apollo.

-          GIOCHI NEMEI: si svolgevano ogni due anni a Nemea ed erano dedicati a Zeus.

-          GIOCHI ISTMICI: si svolgevano ogni due anni a Corinto ed erano dedicati a Poseidone.

Successivamente, nel 262 a.C. vennero aggiunti anche i GIOCHI TOLEMAICI che si svolgevano ogni quattro anni ad Alessandria ed erano dedicati a Tolomeo Sotere e Berenice I.

Con il termine di Olimpiade invece, si indicava e si indica tutt’ora l’intervallo di tempo di quattro anni che intercorre tra una edizione dei giochi olimpici all’altra.

I Giochi Panellenici si svolgevano in cinque giorni, gli atleti erano completamente nudi e le gare riguardavano diverse discipline:

-           La Lotta

-           Il Pugilato

-          La Corsa dei Carri

-           lo Stadion (gara di velocità)

-           il Pancrazio (sport antico di combattimento che fu ammesso ufficialmente ai giochi olimpici nel 648 a.C.)

-          Il Pentathol: gara sportiva composta da cinque discipline diverse, ossia da:

Gara di velocità, salto in lungo, lancio del disco, lotta greca e lancio del giavellotto, tuttavia, venivano svolte anche competizioni culturali, come gare di musica e poesia.

I vincitori ricevevano corone fatte di ulivo, simbolo di pace e vittoria. Questo era in contrasto con le Olimpiadi, dove i vincitori ricevevano corone di alloro.

Il vincitore di questi giochi era molto apprezzato e passava alla storia come un vero e proprio eroe, fino a dedicargli statue e poesie.

In Italia, invece, la ginnastica fu introdotta nel 1833 come momento di addestramento militare e solo nel 1878 fu reso obbligatorio il suo insegnamento ma con scarsi risultati.

 

 

I Giochi Panellenici, noti anche come Panathenaic Games o Giochi Panatenaici, erano un insieme di antiche competizioni sportive che si svolgevano ad Atene, in Grecia, in onore della dea Atena. Questi giochi erano diversi dalle Olimpiadi e da altri eventi sportivi greci in quanto erano specificamente dedicati agli abitanti di Atene.

Inoltre, si svolgevano ogni quattro anni. Questo ritmo quadriennale li differenziava dalle Olimpiadi, che si svolgevano anch'esse ogni quattro anni ma in anni diversi, in modo che i due eventi non si sovrapponessero.

Rappresentano una parte significativa della storia sportiva e culturale dell'antica Grecia e mostrano come l'atletica e la cultura fossero intrecciate in modo molto profondo.

Una caratteristica distintiva era la loro sede, lo Stadio Panathenaico, che venne costruito nel IV secolo a.C. e successivamente ristrutturato nel II secolo d.C. per ospitare gli eventi sportivi. È uno dei pochi stadi antichi che sopravvivono ancora oggi.

Con l’avvenimento del Fascismo si sviluppò un’organizzazione giovanile, denominata Opera Nazionale Balilla.

Era una istituzione fascista per l’assistenza e l’educazione fisica / morale dei giovani fino ai diciotto anni, nata con la legge del 3 aprile 1926 con l’obbiettivo di preparazione alla vita militare.

Questi addestramenti includevano attività come la ginnastica, il tiro con l'arco, le marce e l'addestramento militare di base.

I giovani membri venivano esposti all'ideologia del fascismo e al culto della personalità di Mussolini attraverso discorsi, eventi e attività educative.

A seconda dell’età, vi erano le seguenti divisioni:

-          Figli della Lupa: bambini tra i 4 e gli 8 anni

-          Balilla: ragazzi fino ai 14 anni

-          Avanguardista: ragazzi tra i 15 ed i 16 anni

-          Giovane fascista: ragazzi fino ai 18 anni

-          Fasci Giovanili: ragazzi dopo i 18 anni

 

Le attività dell'ONB erano separate per genere, con i ragazzi impegnati in addestramenti militari più intensi e le ragazze concentrate su attività educative, sociali e culturali

I ragazzi indossavano uniformi di colore nero, ispirate ai fascisti italiani, mentre le ragazze indossavano uniformi azzurre. Le insegne includevano la fiamma littoria, un simbolo fascista, e la bandiera con il fascio littorio.

Dopo la caduta del regime fascista e la fine della Seconda Guerra Mondiale nel 1945, l'ONB fu sciolta e dichiarata illegale.

 

 

Ad oggi, l’evento più importante e conosciuto, relativo al mondo dello sport sono le Olimpiadi.

Inizialmente, si trattava di una semplice manifestazione locale con la disputa di una sola gara di corsa, chiamata Stadion, poi, iniziarono ad aggiungersi altri sport, tra cui il pugilato e la lotta.

Le prime Olimpiadi dell’era moderna invece, si svolsero nel 1896 ad Atene e vennero organizzate dal CIO (Comitato Internazionale Olimpico) nato nel 1894: il successo fu immediato e i partecipanti raggiunsero quota 250.

La Grecia, chiese di diventare la sede permanente di tutti i futuri Giochi Olimpici, ma il CIO rifiutò dicendo che, sarebbero state organizzate in nazioni diverse ogni anno.

Le seconde Olimpiadi, infatti, furono assegnate alla Francia, più precisamente a Parigi.

Molti furono i periodi di crisi relativi a questi giochi, ad esempio, nel 1916 vennero cancellati a causa dello scoppio della Prima Guerra Mondiale e le nazioni vincitrici impedirono alle nazioni sconfitte di partecipare alle Olimpiadi del 1920, e lo stesso avvenne negli anni 1940 e 1944 a causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale.

Il 23 luglio 2020, alle ore 13:00 c’è stata la cerimonia ufficiale di apertura delle Olimpiadi a Tokyo.

Come ben sappiamo, sono state posticipate di un anno a causa della pandemia.

La data di chiusura è stata programmata per domenica 8 agosto2020 con la finale della pallanuoto maschile.

Inoltre, dal 24 agosto al 5 settembre 2021 sempre a Tokyo si sono svolte anche le Paralimpiadi che ha visto impegnati ben 113 atleti italiani in 16 delle 22 discipline totali previste.

I Giochi Paralimpici sono l’equivalente dei Giochi Olimpici per gli atleti con disabilità fisiche ed in Italia si sono disputati per la prima volta nel 1960.

Aspettando le Olimpiadi 2024 a Parigi…. Che vincano i migliori!

 

 

CURIOSITA’ SULLO SPORT:

 

  • Il lancio del martello è uno degli eventi di atletica più antichi.

In passato il "martello" era un'arma da guerra, e l'evento consisteva nel lanciare una vera arma il più lontano possibile.

  • Il più giovane pilota di Formula 1è Max Verstappen e ha fatto il suo debutto all'età di 17 anni e 166 giorni durante il Gran Premio d'Australia nel 2015.
  • Le prime scarpe da ginnastica Air Jordan, create per Michael Jordan, sono state bandite dalla NBA perché non rispettavano il regolamento sul colore delle scarpe.
  • I vincitori dei tornei di singolare maschile e femminile a Wimbledon oltre al trofeo, ricevono una targhetta di argilla dal valore di circa 10 sterline.
  • Il più lungo incontro di tennis si è svolto nel 2010 ed è durato più di 11 ore ed è stato giocato in tre giorni da John Isner e Nicolas Mahut, e si è concluso con il quinto set 70-68 in favore di Isner.
  • Il nuotatore Michael Phelps detiene il record di medaglie olimpiche singole. Ha vinto un totale di 23 medaglie d'oro, 3 d'argento e 2 di bronzo.
Giornata Internazionale dell'Amicizia
Giornata Internazionale dell'Amicizia

La Giornata Internazionale dell'amicizia (International Day of Friendship), viene celebrata il 30 luglio di ogni anno.

E’ stata istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2011 con l'obiettivo principale di promuovere l'importanza dell'amicizia tra persone, culture e paesi di tutto il mondo.

Il fine è quello di ridurre i conflitti e favorire la comprensione e la pace reciproca.

Pensate che, i nostri antenati, si riunivano in gruppo per sopravvivere e collaborare, è da qui, che con il tempo, si è sviluppato il concetto di amicizia.

Solitamente, in questa giornata, vengono organizzate diverse attività e iniziative per incoraggiare le persone a fare nuove amicizie e a promuovere la tolleranza e l'inclusione nella società.

Avere amici è molto importante poiché ci aiuta molto sul lato emotivo e sociale, aiutandoci ad affrontare le sfide della vita e ad essere più felici.

Molte scuole in tutto il mondo celebrano questa giornata coinvolgendo i loro studenti in diverse attività, come scambi di lettere tra compagni di classe, progetti di collaborazione con altre scuole ect...

Anche gli animali possono stabilire legami di amicizia sviluppando relazioni sociali basate sulla cooperazione e il sostegno reciproco, molti di loro sono in grado di sviluppare legami affettivi con membri della propria specie e anche di altre.

Ad esempio, i delfini, formano legami molto forti tra di loro, e si aiutano a vicenda in situazioni di pericolo, proteggendosi o aiutandosi in caso di malattia o contatto con predatori.

Gli elefanti invece, sono abituati a vivere in gruppo, e si prendono cura degli individui più giovani, aiutandoli a camminare e proteggendoli dagli attacchi dei predatori.

Anche i gatti nonostante la loro nota indipendenza possono formare legami molto stretti con i loro padroni o con altri gatti all’interno di un gruppo sociale.

I cani invece, sono soliti esprimere molto affetto e fedeltà nei confronti delle persone con cui interagiscono regolarmente.

Nonostante la loro amicizia sia diversa da quella umana, molti studi scientifici hanno dimostrato che, alcuni loro comportamenti posso essere interpretati come segni di solidarietà e di vera e propria amicizia.

Ad oggi, vengono considerate amicizie anche quelle virtuali: la presenza della tecnologia e l’avvento dei social media, ha consentito di sviluppare legami significativi e profondi anche con individui mai incontrato di persona, tuttavia, è importante mantenere un equilibrio tra le relazioni online e quelle fisiche al fine di preservare la connessione umana reale.

La presenza di queste piattaforme social media, giocano un ruolo fondamentale nella diffusione del messaggio dell'amicizia. Infatti, durante questa giornata, è comune vedere post e tweet con l'hashtag #InternationalDayOfFriendship, attraverso i quali le persone condividono le loro esperienze, dediche, foto e messaggi di amicizia.

 

 

Le amicizie non hanno sesso e soprattutto non hanno età.

Le relazioni intergenerazionali, come quelle tra giovani e anziani, possono portare a uno scambio di preziose conoscenze ed esperienze, possono abbattere barriere e pregiudizi, aiutando a comprendere meglio le realtà vissute da altri gruppi di età, Inoltre, possono aiutare a combattere l’isolamento dei soggetti più anziani, che talvolta sono più vulnerabili, offrendo un senso di appartenenza e connessione.

 

CURIOSITA’:

  • Secondo uno studio, le persone socievoli hanno una maggiore probabilità di vivere più a lungo rispetto a coloro che sono più solitari.
  • Alcune città si sono dichiarate "Città dell'amicizia" per promuovere i valori dell'amicizia e dell'inclusione, organizzando eventi e iniziative per favorire l'interazione sociale.
  • Le amicizie che si sviluppano durante l’infanzia tendono ad essere più durature.
  • Il fisico Albert Einstein era amico di un papero domestico di nome Hanni.

E’ importante riflettere sulla potenza delle relazioni umane ed è importante diffondere sempre un messaggio di pace, amore e amicizia.

Omaggiamo i nostri amici con piccoli pensieri o regali.

La Nascita del Sup
La Nascita del Sup

Il SUP è uno sport acquatico che consiste nel remare in piedi su una tavola.

Nonostante ci siamo precedenti storie di persone che utilizzavano tavole e remi per navigare in piedi su acqua calma in diverse parti del mondo, possiamo dire che, la sua vera nascita risale intorno agli anni '40 e '50, alle Hawaii.

 

Negli anni '40, i surfisti hawaiani praticavano il SUP quando le onde non erano sufficientemente grandi per praticare il surf classico.

Successivamente, le immagini di surfisti hawaiani che remavano in piedi sulle loro tavole hanno iniziato a circolare e a suscitare interesse anche in altre parti del mondo.

 

Negli ultimi anni, questa disciplina ha guadagnato ulteriore popolarità grazie alla sua versatilità e accessibilità.

Ad oggi, viene praticato su oceani, laghi, fiumi e si è sviluppata una vasta gamma di discipline come il touring, il racing, lo yoga sul SUP e il surf sulle onde più piccole.

 

Il SUP è un'attività che coinvolge tutto il corpo, gambe, braccia, spalle e schiena ed è in grando di offrire numerosi benefici fisici.

Aumenta la resistenza muscolare, la stabilità e l’equilibrio.

 

 

Esistono diverse tipologie di tavole, ognuna progettata per adattarsi alle diverse condizioni e stili:

 

  • Tavole da Surfing: progettate specificamente per affrontare le onde dell'oceano. Sono più corte e maneggevoli e hanno una forma simile a quelle utilizzate nel surf tradizionale. Consentono di catturare le onde e di eseguire manovre più agili.

 

  • Tavole da Yoga (Fitness): sono stabili e spaziose poiché consentono di eseguire pratiche di yoga sulla tavola o altri tipi di esercizi fisici. Sono più larghe e più spesse rispetto a quelle tradizionali.

 

 

  • Tavole da Whitewater (River): progettate per affrontare le condizioni più impegnative. Sono solitamente più corte, resistenti e dotate di una maggiore capacità di manovra per affrontare correnti e ostacoli.

 

  • Tavole da Racing: progettate per massimizzare la velocità e l'efficienza. Sono più lunghe, strette e sottili. Ideali per le competizioni e per coloro che, desiderano sfidarsi e massimizzare le prestazioni.

 

  • Tavole da Fishing: progettate per praticare la pesca. Solitamente dotate di attrezzature di montaggio per le canne e per gli attrezzi.

Garantiscono una maggiore stabilità per gestire il movimento durante la pesca.

 

  • Tavole da All-Around (Touring): versatili e adatte a una vasta gamma di condizioni.

Lunghe da 10 a 12 piedi, offrono stabilità e facilità di utilizzo per i principianti.

Ideali per esplorare laghi, fiumi, mari offrendo una buona combinazione di velocità e maneggevolezza.

Oltre a queste tipologie, ci sono anche tavole da SUP gonfiabili e tavole da SUP per bambini che sono più leggere e si adattano alle esigenze dei giovani paddler.

 

Il SUP offre l'opportunità di esplorare e scoprire nuovi laghi, fiumi, canali.

È un modo unico per immergersi nella natura, godersi i paesaggi e fare nuove amicizie.

Ci sono anche scuole che offrono lezioni ed escursioni.

Inoltre, esistono diversi record mondiali legati a questa disciplina, come quello del 2017 avvenuto sull’Oceano Atlantico da parte del francese Chris Bertish che ha completato la prima traversata, coprendo una distanza di oltre 7.500 chilometri in solitaria.

 

 Le tavole da SUP possono essere realizzate in diversi materiali, tra i più comuni abbiamo:

 

  • Tavole in legno: realizzate utilizzando tecniche di laminazione e incollaggio di strati di legno pregiato come il bambù o il paulownia. Apprezzate per la loro estetica unica, per la durabilità e la flessibilità.

 

  • Tavole gonfiabili: realizzate in materiale PVC rinforzato con filamenti di tessuto di alta qualità.

      Sono leggere, facili da trasportare e da conservare, e si possono gonfiare con una pompa.

 

   Acquista Ora

 

 

  • Poliuretano: costituito da schiuma di poliuretano che viene rivestita con resina e stratificata con fibra di vetro. Sono leggere, rigide e offrono un'ottima stabilità.

 

  Acquista Ora

 

 

  • Epossidica: Questo materiale è leggero e resistente, e le tavole sono rigide e performanti. Possono essere anche rivestite con altri materiali come legno o bambù per migliorarne la durabilità e l'aspetto estetico.

 

Alcuni produttori combinano diversi materiali per creare queste tavole. Ad esempio, possono utilizzare schiuma di EPS e rivestirla con PVC per ottenere una tavola gonfiabile con una maggiore rigidità.

 

La scelta del materiale dipende dalle preferenze personali, ad esempio, le tavole in PU ed EPS sono preferite dai surfisti che desiderano massimizzare la performance, mentre le tavole gonfiabili sono ideali per la portabilità e la comodità. Le tavole in legno offrono un'estetica distintiva e un'esperienza di paddleboarding tradizionale.

 

Ci sono diversi accessori disponibili per praticare questa disciplina:

 

  • Gilet di salvataggio: ideale quando si pratica il SUP in acque più profonde o in condizioni importanti, Il gilet deve offrire la giusta galleggiabilità e il giusto comfort per la sicurezza.

 

Acquista Ora

 

  • Leash: è un dispositivo di sicurezza che collega la tavola al polso o alla caviglia. In caso di caduta dalla tavola, il leash evita che la tavola si allontani, facilitando il recupero in acqua.

  Acquista Ora

 

 

  • Pagaia: elemento fondamentale per il SUP.

Il materiale di costruzione può variare e può essere: carbonio, alluminio, plastica ect. È importante scegliere una pagaia adatta alla nostra altezza e preferenza di remata.

 

  Acquista Ora

 

 

  • Sacche o zaini: progettati per ospitare le tavole da SUP e dotati di spazio aggiuntivo per altri oggetti come la pagaia, il leash e il gilet di salvataggio.

 

  • Abbigliamento tecnico: può includere abbigliamento ad asciugatura rapida, protezione solare, calzature adatte all'acqua e occhiali da sole polarizzati per proteggere gli occhi dalla luce riflessa sull'acqua.

 

Inoltre, è sempre buona idea avere a disposizione un kit di riparazione per eventuali danni o crepe sulla tavola.

Questo kit può contenere diversi oggetti che possono esserci utili.

 

Assicuratevi di scegliere una tavola di qualità da un produttore affidabile per garantire una buona esperienza di paddleboarding.