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La Storia dell'Albero di Natale

La Storia dell'Albero di Natale

Il mese di dicembre, è dedicato all'allestimento degli addobbi, in occasione del Natale.

L'elemento più rappresentativo, che viene utilizzato in tutto il mondo è l'albero.

La sua nascita ha origini celtiche: i popoli del Nord Europa durante il solstizio d'inverno, richiamavano il ritorno del sole, ossia della Primavera, attraverso rituali che consistevano nell'ornare gli alberi da frutto, ballandoci attorno, tuttavia, questa tradizione fu inglobata nella tradizione cristiana, anche se inizialmente, l'abete venne sostituito con una pianta di agrifoglio che rappresentava la corona di spine di Cristo.

La prima città ad aver ospitato il primo albero di Natale, è stata Tallinn (cittadina dell'Estonia) nel 1441: nella piazza principale, fu esposto un grande abete, ma per uno scopo ben diverso: i giovani ragazzi / e, ballavano attorno all 'albero, con l'obbiettivo di trovare l'anima gemella e scambiarsi “effusioni amorose”… tuttavia questa usanza andò perdendosi con il tempo.

In Italia, il primo albero di Natale fu allestito nella seconda metà dell'Ottocento da parte della regina Margherita.

La data di preparazione, per tradizione, è l'8 dicembre, e coincide con la festa dell'Immacolata Concezione.

L'albero, rappresenta l ' ALBERO DELLA VITA l' ALBERO DEL BENE E DEL MALE , i quali, secondo le maggiori religioni, furono messi da Dio al centro del Giardino dell'Eden e, inizialmente, veniva addobbato con frutti, tra cui le mele rosse.

La mela rossa, oltre al colore che simboleggia questa festa insieme al verde, rappresentava, per la tradizione cristiana, il simbolo del peccato originale commesso da Adamo ed Eva.

Fu solamente nel 1858, a causa di un inverno molto rigido in Francia, che vennero realizzate le prime palline come decoro, data la scarsa quantità di mele disponibili, non sarebbe bastato per decorare l'albero: un artigiano di una piccola città, che si occupava della produzione di vetri per orologi ebbe una fantastica idea: dato che per produrre questi vetri, il vetro doveva essere tagliato in palline che poi venivano soffiate, pensò di fare lo stesso per realizzare gli addobbi.

Il 22 dicembre del 1882, ci fu invece il primo albero di Natale illuminato.

Edward Johnson, un socio di Thomas Edison, mostrò il suo albero ornato da 80 lampadine a incandescenza elettriche rosse, bianche, blu. Il successo non tardò ad arrivare, anche se il costo relativo al consumo elettrico, costrinse gran parte dei cittadini a continuare ad utilizzare come decori le classiche candele di cera e solo nel 1940 si assistette ad una graduale sostituzione.

L'utilizzo delle candele di cera, si deve a Martin Lutero, che incuriosito dalla luminosità che le stelle producevano tra i sempreverdi, decise di porre sugli alberi delle candele.

L'elemento decorativo più importante, posto sulla punta dell'albero natalizio invece, è il puntale.

Rappresenta l'arcangelo Gabriele durante la sua visita alla casa di Maria per annunciare il concepimento.

Questo elemento decorativo, risale al periodo Vittoriano ed è collegato alla regina Vittoria e al principe Alberto, che furono i primi ad ornarne l'albero con un puntale a forma di Angelo.

In genere, l’albero di Natale più usato in Italia è il Peccio (Abete Rosso) mentre in Europa Centrale, è più comune l’utilizzo di Abeti e raramente di pini o di sempreverdi.

Tuttavia, comprare un albero di Natale vero, richiede numerose cure, soprattutto se presenta radici, inoltre, l’acquisto deve essere ripetuto ogni anno.

Se invece optiamo per un albero artificiale, la sua durata sarà di moltissimi anni.

I materiali più utilizzati per la loro creazione sono:

  • PVC: materiale considerato più ecologico perché impatta poco sull’ambiente.

Gli aghi sono realizzati incollando insieme 2 o 3 fogli di PVC tagliandoli in lunghe strisce rettangolari che dopo vengono fissate ai rami.

 

  • PE: materiale molto leggero che costituisce il 40% del volume totale della produzione mondiale di materie plastiche.

Il processo per realizzare questi alberi è molto difficile ed è per questo che sono più costosi.

 

  • PP: materiale più utilizzando nel mondo delle materie plastiche.

Questi alberi sono realizzati con aghi dall’aspetto “naturale” e con un mix di materiale PVC e PP

 

  • LEGNO: materiale naturale che evoca pace e tranquillità.

Addato a coloro che, soffrono di allergie e non possono tenere in casa un albero artificiale.

Tra le diverse tipologie di albero invece, troviamo:

 

  • Classico: il classico albero di colore verde
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  • Colorato: per chi ama uscire dagli standard, sono disponibili diversi colori di albero.

         Tra i più apprezzati troviamo il rosso oppure il bianco 

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  • Innevato: costituiti da rami in PVC su cui viene spruzzata la neve.

         Tende a sporcarsi maggiormente, ma basta un tocco di neve per ripristinare il suo splendore

 

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  • Stretto: forma più affusolata, ideale per chi ha poco spazio nella propria abitazione

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  • Mezzo Albero: ideale per spazi stretti, è un albero tagliato a metà per addossarlo ad una parete

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  • Ad Angolo: praticamente un quarto di albero, ideale per addossarlo ad un angolo

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  • Appeso: ideale per chi non ha spazio, per chi ha animali (gatti soprattutto) oppure per chi non vuole avere oggetti troppo vistosi nella propria casa.

 

  (Foto presa da Internet)

  • Da Esterno: realizzato con materiali anti-umidità e pioggia.

Solitamente decorati con luci led e palline che rendono il giardino un vero e proprio paesaggio natalizio !

 

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  • Capovolti: l’abete ha la forma di un triangolo e religiosamente parlando, ricorda la santissima trinità.

Una vera idea originale per chi ama uscire dagli schemi.

La sua prima apparizione risale al VII secolo e spesso venivano decorati con catene fatte di carta, frutta, biscotti o caramelle.

 

   (Foto presa da Internet)

 

CURIOSITA ':

  •          Un albero di Natale, per raggiungere la sua altezza, ci impiega 7 anni
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