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La Storia dell'Amaca
La Storia dell'Amaca

L’amaca è una forma di giaciglio primordiale utilizzata per riposarsi oppure per dormire.

Le sue origini sono incerte, sappiamo che vennero utilizzate nelle navi per la prima volta da parte di Cristofolo Colombo per i suoi marinai che, fin a quel momento, dormivano per terra.

Infatti, in missioni precedenti, e più precisamente in quella del Mondo Nuovo, Cristofolo Colombo portò con sé oro, spezie, ananas, tabacco ed amache.

L’amaca era facile da trasportare sulle navi perché non occupava molto spazio ed era semplice da mettere e da togliere.

Inoltre, rappresentava un vantaggio per chi soffriva di mal di mare dato che, consentiva di ridurre l’effetto del rollio.

Molto probabilmente, le sue origini sono indigene ed in Europa è stata portata successivamente da parte degli spagnoli.

Nella cultura contadina siciliana, l’amaca veniva utilizzata come culla per i bambini.

Veniva appesa sopra al letto matrimoniale agganciata a travi oppure alle pareti e consentiva di dondolare il neonato senza fatica.

 

Questo tipo di giaciglio nasce sicuramente in luoghi con clima tropicale, dove c’è molta umidità e soprattutto dove ci sono animali striscianti sul terreno.

Il suo fissaggio era ed è molto semplice.

Basta fissarla tra due alberi che consentono anche di essere riparati dal sole e avere un luogo arieggiato.

Inizialmente, il materiale originario per la sua produzione era la corteccia degli alberi.

In seguito, venne sostituita con il Sisal, un materiale resistente dotato di elasticità e flessibilità.

Fino ad arrivare al tessuto di cotone, che consentiva anche di avere colori diversi che alla fine erano i colori tipici della zona.

Ovviamente, un tempo era tessuta a mano, mentre oggi la sua produzione è per lo più industriale.

I due modelli principali e differenti sono:

Amaca da Terra: è la soluzione ideale per coloro che, non hanno la possibilità di legarla a due alberi.

È dotata infatti di una struttura di sostegno in legno oppure in alluminio sul quale poi è teso il tessuto.

 

Amaca con le Corde: il classico modello che deve essere legato per mezzo di due corde a due alberi che devono avere una distanza minima fissa.

L’installazione è semplice, poiché oltre a legare le due corde, non occorre fare altro.

 

Ad oggi invece, esistono amache con diverse varianti, ad esempio:

 

  • Amaca Seduta: molto semplice da assemblare, può essere fissata in verticale ad una trave o su un qualsiasi altro tipo di supporto.

Regge un peso massimo di circa 110 kg, e può essere utilizzata sia all’esterno che all’interno della propria abitazione.

 

  • Amaca Poltrona: molto semplice da assemblare, può essere realizzata con diversi tipi di materiali.

Può essere esposta in giardino, sul terrazzo oppure in salotto e regge un peso massimo di circa 130 kg.

Ad esempio, questa amaca è realizzata in cotone ed è dotata di un sostegno in acciaio e di un telaio in legno.

 

 

  • Amaca con Tettuccio: può essere singola oppure matrimoniale.

Non necessita di nessun albero, in quanto, è un’amaca da terra.

Presenta anche due comodi cuscini che garantiscono ulteriore comfort, ed è realizzata in legno con un comodo tettuccio che protegge dal sole diretto quando ci si rilassa all’aperto.

 

 

  • Amaca con Poggiapiedi: molto semplice da assemblare, può essere fissata in verticale ad una trave o su un qualsiasi altro tipo di supporto.

Può essere utilizzata sia all’esterno che all’interno della propria abitazione.

Lavorata in legno o in alluminio presenta una corda e una tela di cotone.

Dotata di un comodo poggiapiedi per dondolarsi meglio e rilassarsi maggiormente.

 

 

L’amaca consentiva e consente di dormire ovunque in condizioni di sicurezza, sollevati dal terreno dove si possono incontrare animali.

È facile da trasportare e soprattutto da montare.

Per sua natura, l’amaca va appesa ed è consigliato utilizzare alberi abbastanza vecchi che offrono un tronco più resistente.

Se la distanza dei due alberi non è abbastanza, è possibile utilizzare delle prolunghe oppure si può acquistare un’amaca con i supporti integrati.

Si tratta di amache che vengono vendute con una specie di culla a forma di u aperta.

Solitamente l’amaca va appesa all’altezza degli occhi (circa 1.80 m), mentre se le corde sono extra occorre appenderle più in alto in modo che, l’estremità dell’amaca rimangano all’altezza degli occhi.

 

 

 

 

Se ti stai chiedendo come fare per lavare la tua amaca, devi tener conto che, i colori dei tessuti non sono molto resistenti per cui, bisogna sempre optare per un lavaggio a mano e una asciugatura naturale.

Quindi, evitare l’asciugatrice e appendere l’amaca in modo ordinato per evitare possibili pieghe.

Consiglio utile: dopo l’uso dell’amaca è necessario riporla in un luogo asciutto e ombreggiato.

In questo modo, i colori rimangono invariati e non si attenuano.

Se invece vuoi lasciare la tua amaca fuori anche d’inverno o quando piove, dovrai utilizzare il tessuto EliTex.

E’ una miscela di poliestere e cotone idrorepellente che non sbiadisce anche dopo essersi bagnato più volte.

Curiosità:

  • Otavalo, è una regione dell’Ecuador dove vengono tutt’oggi fabbricate le migliori amache di tela